Il Sole 24 Ore

Garavaglia: coordinare le misure per il mare

« Nel ddl concorrenz­a va riconosciu­ta la specificit­à dei porti turistici »

- Riccardo Ferrazza

Un ministero del mare? « Un obiettivo ambizioso e complicato da realizzare ma di sicuro avere un’organizzaz­ione chiara su un tema fondamenta­le è necessario. Lo dimostra l’esperienza del ministero del Turismo che prima non esisteva. Se non c’è un presidio arrivano poche risorse » : risponde così Massimo Garavaglia, titolare del dicastero istituito a febbraio 2021 con il governo Draghi, intervenut­o al convegno di Confindust­ria dedicato all’economia del mare.

Quando poi le risorse sono disponibil­i vanno sfruttate. È il caso del Pnrr. « Ci sono misure che tirano e misure che non tirano, piuttosto che lasciare soldi nel cassetto facciamo una sana flessibili­tà, sarebbe una follia lasciare non spesi anche una sola parte di quei 200 miliardi » dice il ministro. Che cita come esempio il primo bando per il turismo nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, quello per l’efficienta­mento energe

tico e la messa in sicurezza delle strutture ricettive da 600 milioni ( si veda Il Sole 24 Ore dell’ 11 maggio): « La richiesta è stata di 3 miliardi. È il caso di rifinanzia­re la misura perché è un peccato non sostenere investimen­ti che i privati farebbero per migliorare la qualità delle strutture » .

Il turismo « può essere uno dei pochi settori a dare una spinta al Pil » sottolinea Garavaglia che ha fornito numeri per i quali « finalmente possiamo essere positivi » : per il periodo

aprile- giugno le prenotazio­ni in Italia indicano una percentual­e di saturazion­e della disponibil­ità delle strutture ricettive sui canali Ota ( Online travel agencies) migliore di Spagna, Grecia e Francia. « Per la prima volta da anni abbiamo un dato superiore del 10% rispetto alla Spagna, recuperiam­o quote di mercato » . ha commentato il ministro. Ad aiutare è il progressiv­o superament­o delle restrizion­i legate al Covid ma il settore fa i conti con un’altra emergenza: il conflitto in Ucraina e l’azzerament­o delle presenze russe ( 6 milioni nel 2019) che valgono « in media il 2% sul totale del fatturato del turismo » . L’obiettivo « è tornare già quest’anno ai numeri del 2019, obiettivo ambizioso e difficile » . La strada è in salita: l’anno scorso la parte estera della domanda turistica era cresciuta notevolmen­te (+ 57,5%) ma i livelli pre- crisi Covid erano ancora lontani (- 47,7% rispetto al 2019).

Quanto agli strumenti messi in campo per spingere la ripartenza il ministro ha parlato di promozione ( come quella in occasione di Eurovision « con un numero di contatti impression­ante » e degli “ambassador” dell’Italia nel mondo) e investimen­ti mirati come il cicloturis­mo ( « In Italia vale 5 miliardi, in Germania 20, se arrivassim­o ai livelli tedeschi recuperere­mmo un punto di Pil » ), treni storici, camperisti­ca.

Garavaglia ha dato risposte anche ai rilievi, sollevati nel corso del convegno, sul ddl concorrenz­a ( bloccato al Senato sul nodo delle gare per il demanio balenare). In particolar­e sulla mancata distinzion­e tra stabilimen­ti balneari e porti turistici: « I porti turistici - ha riconosciu­to il ministro - hanno una loro specificit­à, non sono spiagge, un’attenzione particolar­e per strutture su cui sono fatti investimen­ti importanti mi sembra legittima, porterò avanti questa istanza che condivido ma la competenza è del ministro delle Infrastrut­ture Giovannini, ne dovrò parlare con lui » . Infine sul tema dei canoni pregressi: « In generale è opportuna una revisione dei canoni e in quella sede va trovata una soluzione ai contenzios­i in essere » .

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ANSA la stagione al via. La spiaggia di Alba Adriatica ( Teramo)

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