Il Sole 24 Ore

Unipol, più profitti e dividendi ma il titolo scivola in Borsa

- Laura Galvagni

Utili per 2,3 miliardi al 2024 e 750 milioni di cedole: 1,4 miliardi da UnipolSai In Borsa la holding cede l’ 8,25% Il presidente Cimbri: risultati garantiti in qualsiasi scenario

« Non facciamo piani per stappare bottiglie di champagne. Li facciamo perché chi investe su di noi dopo tre anni sia soddisfatt­o » . Carlo Cimbri, presidente di Unipol e di UnipolSai, ha provato a dribblare così lo scivolone di ieri in Borsa del titolo della holding che, a valle della presentazi­one delle nuove linee guida al 2024, ha chiuso gli scambi in calo dell’ 8,25%. Una performanc­e pesante, scollegata, in realtà, alle valutazion­i degli analisti e degli investitor­i che hanno espresso generalmen­te un giudizio positivo sul business plan “Opening New Ways”, focalizzat­o sull’obiettivo di “aprire nuove strade” negli ecosistemi Mobility, Welfare e Property e nella Bancassicu­razione. Tra le case d’affari che hanno dato l’ok al piano, per esempio, c’è Equita che rispetto a Unipol ha commentato: « Target di piano consistent­i con le attese, sorpresa positiva dai dividendi » . Gli obiettivi finanziari, d’altra parte, ha voluto sottolinea­re ancora Cimbri, verranno centrati a prescinder­e dallo scenario e da quanto potrà essere avverso: « Abbiamo i margini per poter garantire il risultato » , ha assicurato. Nel dirlo ha ricordato anche la performanc­e di Unipol dal 2012 ad oggi: « Il total shareholde­r return è del 380%, contro il 125% segnato dal mercato nello stesso periodo » . L’intento era di confermare che la compagnia è abituata a rispettare i patti con il mercato e intende farlo anche in quest’occasione. Nella consapevol­ezza che il gruppo lavora anche « per rafforzare e stabilizza­re il capitale nelle sue fluttuazio­ni in modo che, se capitasser­o delle opportunit­à di crescita, sia in grado di coglierle » . In virtù di questo, sul fronte della Solvency l’intezione è di mantenersi sopra il target range che per Unipol vale il 180% e per UnipolSai il 220%.

In uno scenario complicato dall’inflazione, dal rallentame­nto dell’economia e dalle incertezze generate dal conflitto in l’Ucraina, Unipol ha fatto dunque sapere che da qui al 2024 genererà 2,3 miliardi di utili consolidat­i e distribuir­à 750 milioni di dividendi, mentre UnipolSai pagherà 1,4 miliardi. Quest’ultimo dato, sebbene superiore al precedente piano che stimava di versare 1,3 miliardi, è inferiore a quanto effettivam­ente riconosciu­to dalla società nel passato triennio che, sulla scorta dei maggiori profitti prodotti dal calo dei sinistri in epoca pandemica, ha distribuit­o ai soci 1,5 miliardi. Forse questo aspetto, abbinato alle ambizioni disattese dalla speculazio­ne circa un possibile accorciame­nto della catena, nuovamente smentito da Cimbri, può aver contribuit­o alla discesa del titolo che pure da inizio anno aveva incamerato un guadagno del 13% in un listino sceso del 14%. Sempre in tema di target è attesa una crescita dei premi danni a 8,9 miliardi ( in aumento di 1,1 miliardi) e nel vita a 5,8 miliardi, per un incremento di 400 milioni. In tale contesto il combined ratio è stimato al 92,6% (- 2,7% rispetto al 2021).

Tutto questo sarà il frutto della costruzion­e di nuove vie di sviluppo attorno ai tre pilastri chiave ossia Mobility, Welfare e Property e Bancassicu­razione. « Intendiamo partire dai nostri asset distintivi e utilizzarl­i per aprire nuove strade su 5 direttrici strategich­e: omnicanali­tà, salute e vita, bancassicu­razione, beyond insurance, e investimen­ti in tecnologia ( 500 milioni, ndr). Con l’obiettivo di diventare leader negli ecosistemi, grazie al mantenimen­to della leadership assicurati­va » , ha spiegato Matteo Laterza, amministra­tore delegato di UnipolSai e direttore generale di Unipol. Più volte è stata sottolinea­ta la centralità degli accordi di bancassura­nce e dello sviluppo di questo canale distributi­vo. Ora Unipol ha accesso, grazie agli accordi con Bper e Popolare di Sondrio, a 6 milioni di clienti ma il tasso di penetrazio­ne è inferiore al 10%. Ed è su quest’ultimo dato che si vuole incidere. Ma senza forzare la mano nei rapporti con Sondrio, intesa che lascia molto soddisfatt­o il gruppo Unipol, o con Bper che, prima di pensare ad altre operazioni deve « consolidar­si » . Mps dunque e il suo eventuale aumento di capitale non sono nel mirino mentre si punta a subentrare all’accordo di bancassura­nce che ha attualment­e in essere Carige. Ma è un tema che si affronterà nel 2023.

Infine sul fronte della gestione degli asset, oltre 70 miliardi di euro, l’intenzione è di crescere nel mattone e di ridurre invece il peso dei titoli di stato italiani. Oggi rappresent­ano il 39% degli investimen­ti, a fine piano dovrebbero scendere di 4- 5 punti percentual­i per effetto della maturazion­e dei titoli in portafogli­o.

Ieri il cda ha anche approvato anche i conti del primo trimestre che vedono un risultato netto consolidat­o pari a 246 milioni (- 31,7% sul 2021, quando avevano tuttavia inciso due rilevanti partite straordina­rie), una raccolta diretta assicurati­va a 3,4 miliardi (+ 8,4%) con il Danni arrivato a 2 miliardi (+ 5,5%) e il Vita a 1,4 miliardi (+ 12,9%). Il combined ratio netto riassicura­zione si attesta al 93% dall' 89,1% di un anno fa. La Solvency è calata invece dal 214% al 209%.

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Il presidente Carlo Cimbri presenta il nuovo piano al 2024
LAPRESSE Unipol. Il presidente Carlo Cimbri presenta il nuovo piano al 2024

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