Emirates accetterà i Bitcoin per i biglietti
La compagnia di Dubai prevede di chiudere in utile dopo il 2021 in rosso
Emirates si affida al Bitcoin per la ripresa del traffico aereo dopo la crisi pandemica e annuncia che accetterà anche le criptovalute per il pagamento dei biglietti aerei. I tempi non sono stati annunciati, tuttavia la decisione fa parte della nuova strategia della compagnia aerea basata a Dubai di utilizzare le nuove tecnologie dal metaverso ai non- fungible token ( NFT) per la clientela più evoluta dal punto di vista tecnologico. Ad esempio, l’utilizzo delle criptovalute come forma di pagamento attraverso i suoi siti online aprirà a nuovi mercati e a nuovi potenziali clienti; a sua volta il metaverso trasformerà molti processi dalla formazione alle vendite online. Ad annunciarlo è stato il Chief Operating Officer di Emirates, Adel Ahmed Al- Redha, in un incontro con la stampa a Dubai aggiungendo che Emirates assumerà nuovi dipendenti per i progetti legati alla blockchain. Già lo scorso mese la compagnia si era detta pronta a convertire il padiglione di Expo che si è tenuto a Dubai, come centro per il lancio delle nuove tecnologie a cominciare dai NFT. Emirates non è la prima compagnia ad introdurre le criptovalute. Baltic Air ha aperto la strada accettando Bitcoin dal 2014. Da allora ha continuato con la vendita del propri NFT da collezione, noti come « planies » . Lo stesso hanno fatto Qantas e Air Europa.
Intanto, il vettore che sta accogliendo il turismo russo dal momento che non ha adottato le sanzioni nei confronti di Mosca e non ha chiuso lo spazio aereo, prevede di tornare in utile a partire da quest'anno dopo avere chiuso il 2021 con perdite per un miliardo di dollari. Un risultato che si confronta con le perdite per più di 7 miliardi di dollari del 2020, il primo risultato in rosso in 30 anni. Il numero di passeggeri della compagnia statale è triplicato a 19,6 milioni nell’anno fiscale 2021- 22, sebbene sia ancora solo un terzo del numero prima della crisi. La capacità offerta è aumentata del 150% con il ritorno in servizio degli Airbus 380, contribuendo ad incrementare il fatturato del gruppo dell’ 86%. La compagnia ha detto che da quest’anno inizierà a restituire il prestito statale sotto forma di dividendi.