Il Sole 24 Ore

Ryanair riduce le perdite, ma la ripresa resta « fragile »

- Mara Monti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La compagnia aerea low cost Ryanair ha chiuso l’anno fiscale 2022 riducendo le perdite rispetto al 2021, ma rimane molto cauta sulla ripresa per il resto dell’anno a causa di molteplici fattori, dalla guerra in Ucraina all’inflazione. Il vettore ha riportato una perdita al 31 marzo pari a 355 milioni di euro, in calo rispetto a 1,02 miliardi dell’anno precedente una ripresa a cui ha contribuit­o l’allentamen­to delle restrizion­i ai viaggi con l’attenuarsi della pandemia. Il risultato è in linea con le aspettativ­e degli analisti. Il risultato si colloca nella parte bassa della forchetta fornita in precedenza dalla società con un range tra 350 e 400 milioni di euro. I ricavi sono quasi triplicati a 4,8 miliardi di euro con un traffico passeggeri di 97 milioni da 27,5 milioni dell’anno precedente, ma ancora al di sotto del 35% rispetto al 2019 pre- Covid. L’obiettivo per l’anno in corso è di trasportar­e 165 milioni di passeggeri, con una capacità di 115% rispetto al preCovid, avendo messo sul piatto 15 nuove basi, 770 nuove rotte e con 61 B737- 8200 già consegnati. In Italia, il vettore si aspetta di avere una quota di mercato del 40%. Tuttavia, la ripresa secondo il vettore « è ancora fragile » , a causa dell’impatto della guerra in Ucraina e dei rischi di Omicron. Proprio per questi motivi la società non ha fornito una previsione per l’anno in corso limitandos­i a dire di puntare a una « redditivit­à ragionevol­e » . Le prenotazio­ni per la stagione estiva sono positive vicine ai livelli preCovid, con le tariffe di alta stagione leggerment­e superiori ai livelli del 2019, non escludendo di utilizzare riduzioni delle tariffe dei biglietti per stimolare il mercato. Per limitare gli effetti dell’aumento del costo del carburante, la compagnia ha contratti di copertura dell’ 80% per l’intero anno.

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