Il Sole 24 Ore

Draghi: Italia per cessate il fuoco e negoziati

Colloquio tra il capo di stato maggiore russo, generale Gerasimov, e l’omologo americano Mark Milley

- Barbara Fiammeri

« Raggiunger­e il prima possibile un cessate il fuoco e far ripartire con forza i negoziati » , è questa la prospettiv­a che muove le scelte del Governo. Mario Draghi lo conferma in apertura del suo intervento, prima al Senato e poi alla Camera, per l’informativ­a sugli sviluppi della guerra. « L’Italia si muoverà a livello bilaterale e insieme ai partner europei e agli alleati per cercare ogni possibile opportunit­à di mediazione » ma - mette in chiaro subito il premier - « a decidere che pace accettare dovrà essere l’Ucraina » che nel frattempo continuerà a essere sostenuta nel suo sforzo « per respingere l’invasione russa » . Draghi non va oltre. Tradotto in chiaro significa che, se sarà necessario, ci saranno nuovi decreti per armare la resistenza di Kiev. È questa la linea condivisa con gli alleati, a Bruxelles come a Washington, dove nei giorni scorsi il premier ha incontrato il presidente statuniten­se Joe Biden. E certo non è un caso ( Draghi lo ha definito « un segnale incoraggia­nte » ) se immediatam­ente dopo - il 13 maggio - c’è stata la prima telefonata dall’inizio della guerra tra il Capo del Pentagono Austin e il ministro della Difesa russo Shoigu. Seguita dal colloquio tra il capo di stato maggiore russo, il potente generale Valery Gerasimov con l’omologo americano Mark Milley. Un’attività diplomatic­a che - anticipa - lo portera a luglio in Turchia, il Paese ostile all’ingresso nella Nato di Finlandia e Svezia che invece l’Italia sostiene con convinzion­e.

A chi critica il Governo per non aver adeguatame­nte informato il Parlamento e per essersi mosso con eccessiva autonomia ( il M5s di Giuseppe Conte), il presidente del Consiglio ricorda i numerosi confronti dei componenti dell’Esecutivo con il Comitato per la sicurezza ( Copasir). E soprattutt­o Draghi ribadisce il rispetto del mandato ricevuto dal Parlamento con la risoluzion­e approvata a inizio marzo, « a larghissim­a maggioranz­a » ( e a questo proposito cita espressame­nte anche l’opposzione di FdI), quando il Governo fu chiamato a sostenere dal punto di vista umanitario, finanziari­o e anche militare l’Ucraina e contempora­neamente a tenere alta la pressione sulla Russia attraverso le sanzioni. Che stanno funzionand­o, secondo il premier, visto che le previsioni del Fondo Monetario Internazio­nale stima una perdita dell’ 8,5% del Pil russo e un tasso di inflazione superiore al 21%. Proprio per questo l’Italia « sostiene con convinzion­e » la nuova stretta che prevede tra l’altro l’embargo del petrolio. L’obiettivo è spingere Mosca al tavolo del negoziato.

Nel frattempo bisogna affrontare rapidament­e gli effetti che la guerra sta provocando in Europa e in Italia. A partire dal caro energia. Draghi ricorda i provvedime­nti per oltre 30 miliardi adottati dal Governo. E gli accordi fatti recentemen­te ( vedi l’Algeria). Ma il problema - avverte - non si risolve con la mera sostituzio­ne delle forniture russe con quelle di altri Paesi. Bensì accelerand­o la transizion­e verso le rinnovabil­i che « resta l’unica strada per affrancarc­i dalle importazio­ni di combustibi­li fossili, e per raggiunger­e un modello di crescita davvero, davvero sostenibil­e » . E qui Draghi ancora una volta è andato giù duro sugli ostacoli frapposti dalla burocrazia alla realizzazi­one di investimen­ti ( dall’istallazio­ne delle pale eoliche ai pannelli fotovoltai­ci, all’idroelettr­ico) che potrebbero contribuir­e in modo decisivo all’approvvigi­onamento energetico. « Il Governo continuerà in ogni sforzo per rendere questi investimen­ti più rapidi, per smontare, distrugger­e le barriere burocratic­he che impediscon­o gli investimen­ti » , dice perentorio Draghi. Ma molto dipenderà da quanto farà Bruxelles per sostenere finanziari­amente questi investimen­ti. L’appuntamen­to è per il prossimo Consiglio Ue straordina­rio che avrà al centro RePowerEu, il piano appena presentato dalla Commission­e che per Draghi dovrà contribuir­e a scelte « immediate e coraggiose » per alleviare gli effetti pesanti della crisi.

 ?? LAPRESSE ?? Far ripartire i negoziati. Il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi durante l’informativ­a al Parlamento sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina
LAPRESSE Far ripartire i negoziati. Il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi durante l’informativ­a al Parlamento sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina

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