Riprogett azione “energetica” degli impianti di automazione
L’innovazione di risponde in modo effi cace alla domanda crescente di ridurre i costi di gestione degli impianti produtt ivi
A. Matic
Innovare, produrre e soddisfare con successo un portafoglio ordini completo già oltre la primavera del 2023, gestendo in contemporanea una molteplicità di sfide congiunturali: manodopera qualificata difficile da reperire, componentistica e materie prime reperibili con lunghe attese, costi di produzione in aumento per il caro energia. È lo scenario, interessante ma complesso, che A. Matic, la società che in Brianza progetta e realizza macchine e impianti speciali per l’assemblaggio in ambito manifatturiero, affronta potenziando ulteriormente la dimensione della Fabbrica 4.0, a partire dal proprio contesto. “Sopra ogni intervento mirato lungo la catena del processo aziendale, vi deve essere un controllo generalizzato di ogni aspetto della vita dell’impresa – considera il fondatore e ceo Luca Colombo -. Migliorare la gestione dell’azienda in ogni suo aspetto – di organizzazione e controllo - è un imperativo e la filosofia della Fabbrica 4.0 è estremamente utile per questa finalità. Noi operiamo perché al nostro interno tutto funzioni come una macchina perfettamente oliata”. Un modo di operare che in questi mesi ha consentito a A. Matic di continuare a rispondere con efficienza e continuità a una domanda crescente del proprio mercato domestico e internazionale, trascinato da una spinta all’ottimizzazione dei consumi con la riconversione energetica degli impianti e dal reshoring, che sta riportando in Europa molto delle linee produttive che erano state delocalizzate soprattutto in Oriente. “Da tempo abbiamo previsto che vi sarebbe stata una richiesta di riconversione energetica degli impianti, perché si tratta di macchine che operano 24 ore su 24 in ambito manifatturiero, rappresentando un costo significativo sui bilanci aziendali – spiega Colombo -. Per questo la nostra ricerca si era già spinta nella direzione di trovare soluzioni soddisfacenti rispetto a questa realtà, un processo innovativo costantemente in crescita. L’orientamento di fondo di tale processo sta nell’introdurre apparecchi elettrici laddove sin qui sono stati utilizzati apparecchi oleodinamici e ad aria compressa per il funzionamento degli impianti. “Il ragionamento sotteso è semplice – evidenzia l’imprenditore -: la sorgente energetica di base per il manifatturiero è l’elettricità. Per usarla al meglio deve essere adoperata direttamente e non per far funzionare soluzioni – si veda gli apparecchi oleodinamici o ad aria compressa – che a loro volta producono poi energia”. Perciò la sfida innovativa in questo momento si concentra soprattutto « sulla riprogettazione delle parti degli impianti che possono essere ripensati in chiave elettrica per ottimizzare la loro efficienza. Si tratta di interventi che consentono, inoltre, un netto miglioramento nella gestione da remoto degli impianti, sia per la gestione aziendale sia per chi, come A. Matic, assicura l’assistenza da remoto, potendo così operare più agevolmente a distanza ovunque nel mondo, seguendo il 60% circa della propria produzione che viene esportata.
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