High Street, canoni in aumento
Real Estate. Secondo lo Snapshot di World Capital e Federazione moda Italia, i valori annui al metro quadrato nelle principali vie dello shopping di Milano, Roma, Venezia e Firenze continuano a crescere. Servono più investimenti e meno rendite di posizion
Non la pandemia, né il calo dei turisti top spender riescono a mettere in crisi i canoni di locazione del negozi lungo le high street, termine con il quale si indicano le vie dello shopping di media o alta gamma. A scattare la prima fotografia del 2022 ( con un confronto con il 2021) è lo Snapshot HighStreet realizzato da World Capital, in collaborazione con Federazione moda Italia, che ripercorre i valori del mercato immobiliare retail, con un focus sulla qualità delle principali vie italiane per lo shopping.
« A fronte delle ultime transazioni, rispetto al periodo pandemico – spiega Andrea Faini, ceo di World Capital – i canoni di locazione delle high street di Milano, Roma, Firenze e Venezia hanno mostrato valori in ascesa, risultando ancora una garanzia per gli investitori » .
Sul podio – non sorprende – sempre via Montenapoleone, i cui canoni annui al metro quadrato vanno da un minimo di 11mila a un massimo di 15.150 euro. Subito dopo, a Milano, vengono corso Vittorio Emanuele ( da 10.200 a 15mila euro al metro quadrato annuo), via Dante ( tra 10.100 e 15.200) e via Torino ( da 10mila a 15.050). Leggermente più staccata via della Spiga ( da 9.300 a 14.880 euro).
A Milano segue Roma, dove i canoni di locazioni dei punti vendita si concentrano in via Condotti ( da 10.300 a 15mila euro annui al mq), via del Corso ( tra 10mila e 14.900), piazza di Spagna ( da 10.100 a 14.890), via del Babbuino ( da 10.600 a 14.440 euro) e via Borgogna ( da 10.300 a 14.450 euro annui al mq).
Ben al di sotto dei 10 mila euro i valori che si riscontrano a Venezia e Firenze. A Piazza San Marco la “forbice” dei canoni al mq si colloca tra 4.183 e 8.996 euro annui. Seguono campo San Bartolomeo ( da 4.628 euro annui al mq a 7.612 euro) e calle Merceria ( da 2.848 a 7.266 euro annui al mq). A Firenze i canoni più elevati si registrano in via dei Calzaiuoli ( da 3.030 a 8.342 euro annui al metro quadrato), in via Por Santa Maria ( da 2.953 a 5.044 euro) e in via dei Tornabuoni ( da 2.605 a 4.947 euro annui al metro quadro).
Ma come si coniugano canoni in ascesa e fatturati che risentono, ad esempio, di una ancora lenta ripresa dei turisti top spender e dell’assenza della clientela russa e cinese? Le vetrine sulle high street vanno lette come un investimento sul brand e non un costo per le aziende del fashion. « Certamente anche per le high street – ha spiegato ieri a Mapic ( la fiera del Real Estate retail che si è chiusa giovedì a Milano) Giulia Nichele, senior associate asset management diHines di Hines – contano le strategie valide per il resto del settore. Incrementare i servizi e le esperienze da offrire nel punto vendita, accrescere l’offerta di cibo di qualità in prossimità dello shopping, per prolungare la permanenza di chi si reca nelle boutique » .
« Infine – ha concluso Matteo Minardi, managing director di Ardian – è importante che i proprietari e gestori di questi asset creino sinergie e collaborazioni con i Comuni per cofinanziare, ad esempio, una riqualificazione delle vie o iniziative per migliorarne la vivibilità » .