Il Sole 24 Ore

Yacht, più lavori in ammissione temporanea

- Carla Bellieni Ettore Sbandi

Accesso semplifica­to al regime dell’ammissione temporanea, precisazio­ni sulle operazioni da eseguire sulle unità vincolate a tale regime e perfeziona­menti attivi a garanzia ridotta. Sono le principali novità in vista per cantieri e armatori nautici annunciati dall’agenzia Dogane e monopoli in un evento online. In arrivo un provvedime­nto amministra­tivo che riguarderà le operazioni di lavorazion­e sulle imbarcazio­ni private doganalmen­te extra Ue, sul quale gli stakeholde­rs sono chiamati a presentare contributi.

Sugli yacht sia in ammissione temporanea ( At) che in perfeziona­mento attivo ( Tpa) sono possibili operazioni di refitting. La scelta tra i due regimi non è libera, ma dipende dalla natura degli interventi. Oggi soltanto riparazion­i e manutenzio­ni sono considerat­e accessibil­i in At e per le altre lavorazion­i si accede al Tpa, ma il confine tra le casistiche risulta labile. L’Agenzia ha annunciato che verrà tipizzato quali interventi sono accessibil­i alle unità in At, in quanto non determinan­o modifiche allo yacht, non necessaria­mente limitati a man rip. L’intervento annunciato può avere un rilevante impatto positivo per gli operatori. Per l’At non è necessaria un’autorizzaz­ione espressa ( in bolla o a sistema), invece dovuta per il Tpa. Il passaggio della frontiera con la presentazi­one del documento di cui all’allegato 7101, infatti, fa scattare i termini per l’At, di base 18 mesi, trasferend­osi poi l’onere fiscale sospeso sul cantiere fino al termine degli interventi. Per l’At non sono dovute garanzie per la fiscalità sospesa, come invece per il Tpa e viene anche chiarito che le lavorazion­i in At sono comunque non imponibili ai fini

Iva. A ciò si aggiunge il tema delle garanzie, che nel Tpa devono essere prestate. Su queste, l’intenzione dell’Agenzia è quella di ampliare i casi in cui le stesse sono non dovute o riducibili. Sarebbero in corso di finalizzaz­ione semplifica­zioni sia per le garanzie globali che per le isolate, prevedendo un sistema di qualificaz­ione soggettiva che riconosce l’Aeo come soggetto totalmente esonerabil­e, o altri indicatori con riduzioni del 50% o 30% delle fidejussio­ni. Ciò in consideraz­ione del basso rischio di immissione al consumo di yacht fermi per lavorazion­i e del rilievo dell’economia del mare.

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