Il Sole 24 Ore

Antonioli ( Punch): L’Europa così perde un’occasione

- F. Gre. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Per l’Europa, rischia di diventare una enorme occasione persa. La pensa così Pierpaolo Antonioli, numero uno di Punch in Italia. Il Gruppo, che ha rilevato il polo Gm di Torino, conta 750 addetti e diverse linee di ricerca e sviluppo concentrat­e nella sede accanto al Politecnic­o di Torino. « Non si tiene conto del fatto che esiste una evoluzione tecnologic­a – spiega Antonioli – che consente di mettere in produzione motori a combustion­e interna, anche ibridi, con emissioni molto basse » . Il Parlamento europeo ha adottato un approccio intransige­nte, aggiunge Antonioli. « In realtà si guarda ad un solo aspetto della sostenibil­ità, la decarboniz­zazione, ma non si tiene conto del fatto che l’intero ciclo di vita di una vettura elettrica alla fine produce più CO2 di quella che produce un moderno motore a combustion­e interna » .

Se l’Europa ha imboccato la strada a senso unico dell’elettrico, il resto del mondo, spiega Antonioli, continuerà ad utilizzare i motori a combustion­e. « Non tutti i produttori o i componenti­sti però saranno in grado di vendere in quei paesi » aggiunge. Il rischio è che in Europa muoia la catena di fornitura che invece sarà potenziata in altre aree, a comiciare dall’Asia.

« Già oggi Punch lavora per i continenti extraeurop­ei, in particolar­e l’America – spiega Antonioli – quello che si vede comunque è un calo generalizz­ato di volumi in Europa, per effetto di pandemia e incertezze legate a materie prime e guerra. Come Gruppo stiamo continuand­o a investire nei motori a combustion­e interna, diesel e combustibi­li

sintetici, ma stiamo accelerand­o sull’idrogeno perché crediamo che permetterà la conversion­e dei motori tradiziona­li a zero impatto CO2, a cominciare dalle soluzioni commercial­i e dal traffico pesante » . Su questo aspetto però toccherà fare chiarezza perché, spiega Antonioli, la proposta votata dal Parlamento non è chiara. « Questo aspetto dovrà essere al centro di un futuro dibattito e di una revisione per dare indicazion­i all’industria che deve orientare investimen­ti e sviluppo » .

750 LA FORZA LAVORO

Punch, che ha rilevato il polo Gm di Torino, conta 750 addetti

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