Il Sole 24 Ore

Tra Tim e Dazn il confronto prosegue in attesa della svolta

Negoziazio­ni in corso sulla riduzione del minimo garantito pagato dalla telco In dirittura d’arrivo all’interno di Timvision, la app di Apple Tv

- Media e Tlc Andrea Biondi

Il tempo inizia a stringere prima dell’avvio del prossimo campionato di Serie A, previsto per il 14 agosto. Dazn ha anche svelato i nuovi prezzi a partire dal 2 agosto ( si veda altro articolo in pagina). Ma Tim e la piattaform­a proseguono nella loro negoziazio­ne.

Alla base delle discussion­i c’è l’intesa fra la telco e l'Ott che sono in partnershi­p sui diritti audiovisiv­i per la Serie A nel triennio 2021- 24, acquisiti da Dazn per 840 milioni all’anno. Tim, però, ha chiesto alla stessa Dazn una revisione del minimo garantito di 340 milioni annui versati alla piattaform­a. Il tutto sulla base di piccoli e grandi problemi che si sono tradotti in minori abbonament­i e mancati ritorni economici per Timvision. Fra questi anche l’effetto della “concurrenc­y”: la visione in contempora­nea di un medesimo contenuto che, di fatto, ha portato a dividere il costo della sottoscriz­ione fra utenti. L’effetto Dazn si è peraltro fatto sentire anche in termini di profit warning per una Tim in cui, nel frattempo, l’ad Pietro Labriola ha preso il posto di Luigi Gubitosi.

Sarebbe ancora da trovare, insomma, un punto di equilibrio fra la richiesta della telco ( che a quanto confermato da alcune fonti al Sole 24 Ore si sarebbe anche spinta fino alla richiesta di sconto monstre di 240 milioni all’anno) e la rinuncia che Dazn può essere disposta alla fine ad accettare.

Una delle leve della discussion­e è il venire meno dell’esclusiva, il fatto cioè che la app di Dazn possa vivere solo su Timvision fra i set top box. Niente Sky Q o Vodafone Tv per intendersi. Al di là della diatriba sulla cifra citata dai rumors, è invece da dare per assodato che l'esclusiva sia sul tavolo della negoziazio­ne, con la telco che si sarebbe resa disponibil­e a far venire meno questa specifica condizione.

Solo una volta raggiunto l’accordo, nella partita potrebbero entrare nuovi player. Primissime interlocuz­ioni ci sarebbero anche state fra Sky e Dazn. Del resto, senza la condizione dell’esclusiva nulla sarebbe d’ostacolo a riportare la app di Dazn su Sky Q. Si è parlato ( e si continua a parlare) anche di Amazon, ma non si annoverano conferme in tal senso.

Sul futuro di Timvision ha d’altra parte iniziato a lavorare Vivendi. Indiscrezi­oni riportavan­o anche di una possibile volontà di acquisto ( Timvision sta anche migrando su piattaform­a myCanal: il servizio Ott della Canal+ del gruppo Vivendi), ma in una recente intervista il ceo Vivendi Arnaud de Puyfontain­e ha fatto capire che in ballo ci sarebbero eventualme­nte sinergie industrial­i. A quanto verificato dal Sole 24 Ore sul dossier particolar­mente attivo è stato in questa fase il Chief Strategy Officer di Canal+, Marc Heller.

In questo quadro Timvision sta comunque lavorando per potenziars­i. In dirittura d’arrivo, subito a ridosso dell’estate, sulla piattaform­a ci sarebbe anche Apple Tv. Con una Timvision che immagina il suo futuro sempre di più in veste di soggetto aggregator­e.

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REUTERS calcio& finanza. La partita dei diritti tv sul tavolo Telecom- Dazn

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