Il Sole 24 Ore

FB ora è Meta a Wall Street Ma gli investitor­i frenano

Il colosso di Zuckerberg cambia ticker sui listini Però il titolo è in affanno Il Metaverso non convince L’ETF più importante giù del 39% da inizio anno

- Gli affari di Zuckerberg Biagio Simonetta

Dopo un decennio di negoziazio­ni finanziari­e sotto il simbolo“FB”, per la galassia Facebook è arrivato il momento di cambiare. Da ieri, infatti, il titolo dell'azienda california­na ha rinnovato il ticker a Wall Street, diventando “Meta”.

Un passaggio previsto e in qualche modo obbligato, dopo che Mark Zuckeberg, lo scorso autunno, ha deciso un cambio di rotta importanti­ssimo per Facebook, investendo miliardi di dollari nel metaverso e ribattezza­ndo la sua holding Meta Platforms Inc.

Certo, il cambio del ticker è solo un dettaglio. E poco importa agli investitor­i, che invece negli ultimi mesi stanno guardando con un certo sospetto al business legato al metaverso.

Lo scetticism­o è visibile: Il Roundhill Ball Metaverse ETF, il più grande dei sette fondi negoziati in borsa che mirano a capitalizz­are la tendenza, è crollato del 39% da inizio anno e il crollo sarebbe ancora più netto se prendessim­o come punto di partenza i massimi di novembre 2021. Ma anche le stesse azioni di Meta hanno dimezzato il loro valore dal boom del 2021 e solo nel 2022 hanno perso il 42%. In questo caso c’è da sottolinea­re come il titolo abbia pagato lo scotto del primo calo storico di utenti su Facebook. Ma anche le poche certezze sul Metaverso hanno avuto il loro peso.

Tira una brutta aria, insomma. E il rischio è che la promessa di un nuovo “meta- mondo” si riveli un'esagerazio­ne che sta costando qualche miliardo agli investitor­i.

Come ha spiegato a Bloomberg Ali Mogharabi, analista di Morningsta­r Investment Service, « il metaverso diventerà certamente più grande di quanto non sia ora, ma se davvero prenderà il sopravvent­o sui social media e gli utenti inizierann­o a usare le versioni metaverso di Instagram o Facebook - rispetto alle versioni attualment­e disponibil­i - è ancora tutto da vedere » .

Dall’autunno del 2021, quando Mark Zuckerberg si è tuffato a capofitto nell’idea di costruire il suo business attorno a questa nuova dimensione, il termine è diventato di uso comune, tanto che una ricerca di GlobalData ha rilevato che nel primo trimestre del 2022 le aziende a livello globale che hanno menzionato il “metaverso” nei loro documenti sono aumentate del 40% rispetto a un anno prima. E diverse altre cronache raccontano di come gli investimen­ti, anche nel settore “meta- immobiliar­e”, abbiano riscosso un certo interesse.

Negli ultimi mesi, però, il mercato ribassista che ha travolto Big Tech ha visto gli investitor­i fuggire dai titoli più speculativ­i, compresi quelli legati al Metaverso, e cercare porti più sicuri. Anche perché ad oggi non esistono ancora modelli di business redditizi su larga scala incentrati sulla nuova dimensione che ha rapito Zuckerberg.

Nvidia e Roblox – società che hanno investito fortemente nel Metaverso – sono crollate rispettiva­mente del 44% e del 76% rispetto ai loro picchi, in seguito all’inasprimen­to della politica monetaria da parte della Federal Reserve per contrastar­e l’inflazione.

Insomma, il Metaverso sarà anche il futuro. Per ora, però, il presente sembra sfuggirgli.

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