Svizzera e Lussemburgo apripista sui digital bond Appeal per i costi bassi
Utilizzata la tecnologia blockchain, per il momento sono escluse le criptovalute
Il mercato del reddito fisso diventa digitale. La Borsa svizzera e il listino del Lussemburgo hanno collocato i primi bond utilizzando la blockchain. Le iniziative sono state lanciate negli scorsi mesi dopo avere testato le infrastrutture in pandemia. Al momento prodotti quotati in forma digitale si contano sulle dita di una mano, tuttavia banche e istituzioni finanziarie stanno studiando progetti pilota per il prossimo passo verso la digitalizzazione.
Nessuna delle due realtà utilizza per ora le criptovalute: « Ci stiamo pensando » , ammette Martin Weithofer di SDX, la piattaforma digitale di SIX Digital Exchange la Borsa svizzera, basata a Zurigo. Il listino lanciato lo scorso gennaio dopo 4 anni di test, è regolamentato dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari svizzeri ( FINMA) ed è un’entità controllata dalla stessa Borsa. Su di esso possono essere quotati sul mercato primario sia bond sia azioni digitali per poi essere scambiati sul mercato secondario. Il lancio è avvenuto con la quotazione dell’obbligazione di Six Group, società che fornisce intrastrutture al mercato finanziario svizzero: « È un primo passo, entro l’anno potrebbero essere quotati 5- 6 bond » , ha aggiunto Weithofer presente al convegno annuale di Ic
( Internationa Capital Market Association). A differenza del listino tradizionale, la piattaforma digitale non prevede operazioni di clearing, passando direttamentre dal trading al settlement attraverso la tecnologia DLT ( Distributed Ledger Technology), riducendo tempi e costi dell’emissione.
Diverso il sistema lussemburghese che rispetto a quello svizzero deve sottostare al framwork regolamentare comunitario: lanciato lo scorso gennaio, quota due bond e un prodotto strutturato tutti collocati da Société Generale- Forge ( la divisione nuovi prodotti della banca francese) per ammontari tra 50 e 200 milioni di euro. « Al momento non c’è la possibilità di scambiare questi prodotti sul mercato secondario - spiega Arnaud Delestienne, director of International capital market di Luxembourg Stock Exchange -. Ma è solo una questione di tempo e di regolamentazione europea: entro la fine dell’anno anche questo passaggio potrebbe essere completato » . L’iniziativa della Borsa del Lussemburgo, la prima in Europa, a differenza di quella svizzera non ha sviluppato una piattaforma specifica e i bond vengono quotati direttamente al listino principale.
Sulla digitalizzazione stanno lavorando diverse istituzioni finanziarie, tra cui l’European Investment Bank: « Siamo in una nuova fase di decentralizzazione della finanza - spiega Bernard de Mazières, director General Finance European Investment Bank, nel corso di un panel -. Tuttavia, bisogna valutarne anche i benefici dalla maggiore trasparenza, ai minori costi, alla semplificazione che offre la tecnologia DLT » . Tutte iniziative che escludono al momento le criptovalute, anche se non mancano le aperture: « Sono stato scettico per molti anni sulle criptovalute - commentata Martin Moloney, segretario generale Iosco -. È giunto il momento di cambiare approccio e cominciare ad accettarle » .