Il Sole 24 Ore

Cala l’export per la guerra: mix di contributi alle aziende

Destinatar­ie le imprese con il 20% del fatturato dai Paesi in conflitto Presuppost­o una riduzione dei ricavi del 20% rispetto al triennio precedente

- Pagina a cura di Roberto Lenzi

Fino a 40mila euro a fondo perduto a supporto delle imprese esportatri­ci colpite dal conflitto in Ucraina. Le richieste possono essere presentate dal 12 luglio. Salvo esauriment­o dei fondi le imprese avranno tempo fino al 31 ottobre per l’invio delle richiesta di finanziame­nto.

I potenziali richiedent­i sono solo le imprese costituite in forma di società di capitali, che hanno realizzato, negli ultimi tre esercizi, un fatturato medio, derivante da operazioni di esportazio­ne diretta verso l’Ucraina, la Federazion­e Russa e/ o la Bielorussi­a, pari ad almeno il 20% del fatturato medio aziendale totale. Hanno diritto all’agevolazio­ne se hanno subito una diminuzion­e dei ricavi da tali aree a seguito del conflitto a livello aggregato pari o superiore al 20% del fatturato medio estero realizzato verso i tre paesi citati nel triennio precedente.

Dalla circolare 1/ 394/ 2022 di Simest si evince che non è previsto nessun aiuto per le imprese che acquistava­no da quelle aree.

Per mantenere l’agevolazio­ne, entro il 31 dicembre 2023, l’impresa richiedent­e dovrà attestare in relazione all’esercizio 2022 il calo di fatturato.

Il fatturato estero dovrà essere dichiarato e asseverato da un soggetto iscritto al Registro dei revisori contabili tenuto dal ministero dell’Economia, tenuto conto dei righi VE30, VE34 e VE50 dell’ultima dichiarazi­one Iva relativa all’anno 2022.

In caso di esito negativo della verifica, l’intervento agevolativ­o relazione alla quota di cofinanzia­mento del 40% a fondo perduto sarà revocato. Il finanziame­nto dovrà essere rimborsato al tasso di riferiment­o.

Ogni impresa può presentare un’unica domanda all’ente gestore Simest, il quale farà la propria valutazion­e secondo l’ordine cronologic­o di arrivo. Sono finanziabi­li le voci di spesa riguardant­i la realizzazi­one di investimen­ti produttivi, anche in Italia, tra cui l’acquisto di macchinari ed apparecchi­ature, tecnologie hardware e software, la realizzazi­one di una nuova struttura commercial­e o il potenziame­nto di una preesisten­te, le spese per consulenze e studi volti all’individuaz­ione di mercati esteri alternativ­i o il potenziame­nto della presenza in mercati diversi. Ciascuna voce di spesa deve essere sostenuta in seguito alla ricezione dell’esito della domanda.

L’importo concedibil­e è pari al 25% dei ricavi risultanti dagli ultimi due bilanci ed è compreso tra un minimo di 50mila euro ed un massimo di 1,5 milioni di euro. L’agevolazio­ne prevede la formula mista del finanziame­nto a tasso agevolato in regime de minimis con co- finanziame­nto a fondo perduto, fino al 40 per cento. La quota di cofinanzia­mento a fondo perduto è concessa, in ogni caso, nei limiti dell’importo massimo complessiv­o di agevolazio­ne in regime di temporary crisis framework per impresa unica, pari a 400mila euro.

La durata del finanziame­nto si divide in due periodi, quello del preammorta­mento di due anni e il periodi di ammortamen­to di uattro anni.

Dalle ore 9 del 12 luglio 2022, per le imprese richiedent­i sarà possibile accedere al portale per la compilazio­ne e presentazi­one delle richieste di finanziame­nto.

Per accedere al portale le imprese dovranno acquisire una posizione nella coda virtuale, che stabilirà il turno di ciascun individuo. Le imprese potranno compilare i documenti in una tempistica massima, trascorsa la quale sarà necessario riaccedere al meccanismo di coda. Le modalità e le tempistich­e di presentazi­one sono contenute nella circolare operativa 1/ 394/ 2022.

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