Pensioni integrative, crescono rendimenti e lavoratori iscritti
Il cantiere. Il ministro: serve flessibilità in uscita, priorità a donne e lavori gravosi. Covip: adesioni a quota 8,8 milioni, ritocchi sul Tfr
Crescono le adesioni e salgono i rendimenti a un ritmo sensibilmente maggiore del Tfr: nel 2021 la previdenza complementare, in una fase ancora pandemica, mostra segni di vitalità. Lo certifica la Commissione di vigilanza sui fondi pensione ( Covip) nella relazione annuale illustrata ieri alla Camera dal presidente dell’Authority, Mario Padula, alla presenza del ministro del Lavoro, Andrea Orlando.
Crescono le adesioni e salgono anche i rendimenti a un ritmo sensibilmente maggiore del Tfr: nel 2021 la previdenza complementare, pur in una fase ancora pandemica, mostra segni di vitalità. A certificarlo è la Commissione di vigilanza sui fondi pensione ( Covip) nella relazione annuale illustrata ieri mattina alla Camera dal presidente dell’Authority, Mario Padula, alla presenza del ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Che poche ore dopo, parlando a La Spezia, ha affermato che « la legge Fornero va cambiata » . E il ministro ha aggiunto: « Bisogna costruire flessibilità in uscita, incidere sui lavori più gravosi tenendo conto dell’usura che diversi lavori determinano e tenere conto del ruolo che le donne sono costrette a affrontare facendosi carico anche del lavoro familiare » .
Le parole del ministro arrivano in unaLe parole del ministro arrivano in una fase di stallo del confronto tra governo e sindacati sulla mini- riforma delle pensioni, che è fermo da metà febbraio. Un confronto che, sottolinea Orlando ,« deve proseguire e dare risposte ai lavoratove proseguire edare risposte ai lavoratori che sono maggiormente in difficoltà e che hanno carriere discontinue », rimanendo nel solco del“contributivo” e allontanandosi dallo schema di Quota 100.lontanandosi dallo schema di Quota 100. Una rotta diversa da quella caldeggiata dalla Lega, che punta su Quota 41, e solo in parte in linea con le richieste dei sin da- in parte in linea con le richieste deisindaca ti, che spingono per consentire le usciche spingono per consentire le uscite attorno ai 62-63 anni. E che, inognicaso, pressano il governo per riaprire subipressano ilgoverno per riaprire subito il tavolo, in cui si dovrà discutere anche dei correttivi per rendere più appetibile la previdenza complementare.
Ieri il presidente della Co vip ha lanciaIeri ilpresidente della Co vip ha lanciato l’ allarme sull' allontanamento di giovani, donne e lavoratori del Sud ,« dalla prospettiva delle scelte di lungo termine » , come quelle appunto sul terreno delle“formeintegrative”. Nonacasosugli 8,8 milioni di iscritti registrati lo scorso anno (+ 3,9% sul 2020) ben 2,4 milioni (pari al 27%) non ha effettuato versamenti contributivi. Con oltre un milione di soggetti che non versa da almeno cinquesoggetti che non versa da almeno cinque anni. Anche per questo motivo Padula haAnche per questo motivo Padula ha formulato alcune proposte. A cominciare dal superamento del vincolo che prevede dal superamento del vincolo che prevede la permanenza automatica del Tfr non devoluto ai fondi pensione nelle imprese devoluto ai fondi pensione nelle imprese con meno di 50 addetti. E il presidente della Covi psi dice anche favorevole a unadella Covi psi dice anche favorevole a una nuova fase di ” silenzio- assenso” per lo stesso Tfr, magari con alcuni ritocchi.
Secondo Padula, poi, occorrerebbe ricalibrare « le agevolazioni previste per favorire la partecipazione e l'adeguatezza dei flussi contributivi, ad esempio trasformando gli incentivi fiscali in interventi finanziari a favore delle categorie più deboli » . E « andrebbe anche valorizzata la possibilità – oggi prevista solo nella fase di ingresso nel mercato del lavoro – di riportare in anni successivi la deducibilità non goduta in un determinato periodo di imposta » . Il presidente dell’Authority ha inoltre auspicato una maggiore presenza femminile nei board dei fondi pensione. Anche Orlando ha sottolineato la necessità di allargare la partecipazione alla previdenza complementare. A considerare prioritario l’obiettivo di incentivare l’adesione ai fondi pensione sono i sindacati, con Domenico Proietti ( Uil), che insiste sulla necessità di avviare un nuovo semestre di “silenzio- assenso” per il Tfr.
Con le attuali regole, nel 2021 il risparmio previdenziale legato ai fondi pensione ha raggiunto i 213,3 miliardi, in aumento del 7,8% rispetto all’anno precedente. E i rendimenti sono risultati in quasi tutti i casi sensibilmente più elevati della rivalutazione del 3,6%, al netto delle tasse, fatta registrare dal Tfr: 4,9% e 6,4%, rispettivamente, per i fondi negoziali e aperti; 11% per i Piani individuali pensionistici ( Pip) “nuovi” di ramo III; 1,3% per le gestioni separate di ramo I. La Covip si sofferma anche sull’allocazione degli investimenti effettuati dai fondi pensione dove si registra la prevalenza della quota in obbligazioni governative e altri titoli di debito, per il 53,7% del patrimonio: il 16,8% è rappresentato da titoli di debito pubblico italiano.
Alla fine dello scorso anno risultavano “attivi” 349 fondi pensione: 33 fondi negoziali, 40 fondi aperti, 72 Pip e 204 fondi preesistenti. Sul fronte delle Casse di previdenza dei professionisti, i dati riportati nella relazione dell’Authority sono quelli relativi alle attività « detenute » nel 2020, che, a valori di mercato, ammontano a 100,7 miliardi e risultano in aumento di 4,7 miliardi rispetto all'anno precedente. La Covip sottolinea anche che il flusso di contributi in direzione dei fondi pensione è tornato a crescere a un ritmo simile a quello del periodo precedente la pandemia: nel 2021 sono stati incassati 17,6 miliardi.
‘ Risparmio previdenziale a 213,3 miliardi. Fondi con rendimento dal 4,9% al 6,4% ( 11% per i Pip) contro il 3,6% del Tfr