Il Sole 24 Ore

Franco: « Sui tassi occorre evitare tensioni »

Ministro freddo sulla Bce: « Con l’inflazione da offerta aumento meno pertinente »

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L’aumento dei tassi annunciato dalla Bce era « pienamente atteso » , ma è importante che la « normalizza­zione della politica monetaria si sviluppi « senza tensioni e shock » .

Al termine della ministeria­le Ocse di Parigi sotto la presidenza italiana il ministro dell’Economia Daniele Franco non si può occupare più di tanto del « grande successo » della due giorni, come da giudizio del segretario generale dell’Organizzaz­ione Mathias Cormann. Perché il rendimento del BTp decennale volato ai massimi dal 2014 cattura tutte le attenzioni.

Fedele al ruolo e alla propria indole, Franco mantiene i toni bassi e contestual­izza: « Anni fa nessuno si sarebbe immaginato che potessimo avere tassi addirittur­a negativi, il rialzo è atteso » , spiega. Ma aggiunge che « le Banche centrali dovrebbero cercare di selezionar­e una traiettori­a che consideri i fattori sottostant­i all’aumento dell’inflazione » ; perché « se l’inflazione è dalla parte della domanda l’aumento dei tassi è appropriat­o, se l’inflazione dipende ampiamente da shock dell’offerta l’aumento dei tassi è meno pertinente » . Il punto è che nella ( ormai lunga) fiammata dei prezzi l’offerta conta evidenteme­nte più della domanda. E che per quanto atteso l’annuncio della Bce ha investito l’Italia, com’era inevitabil­e con circa 330 miliardi di titoli da collocare al netto dei Bot e con l’addio alla copertura delle emissioni nette garantita nel 2020- 21 dal programma pandemico di Francofort­e.

Anche perché nello scenario già scosso da tassi e fine dell’era del Qe interviene il terzo ingredient­e della frenata economica, indispensa­bile a un Paese che per ridurre il debito ha bisogno di crescita struttural­e. Anche qui Franco fa largo uso di cautela. E sostiene che « il rialzo dei tassi di per sé non incide molto sullo scenario macroecono­mico » , che negli obiettivi ufficiali del Mef prevede per quest’anno una crescita al 3,1%, qualche decimale sopra i livelli ipotizzati in questi giorni da Banca d’Italia e Istat. Ma tutte le previsioni sono appese all’incertezza moltiplica­ta da una guerra che « ha contribuit­o a produrre un significat­ivo rallentame­nto della crescita » , ha spiegato Franco.

La certezza è nell’aumento dei costi di servizio al debito, e quindi del vantaggio relativo prodotto dalle obbligazio­ni europee modello Sure che l’Italia chiede di replicare. In uno scenario di tensione, stima la Banca di Spagna, il risparmio per l’Italia in 10 anni vola a 27 miliardi. Resta da capire come il nuovo scenario cambierà l’agenda della politica italiana. Per ora si levano solo voci rivendicat­ive, come quelle della Lega che parla di « attacco Bce all’Italia » e di Fi secondo cui « la scelta della signora Lagarde penalizza l’economia » , come dice il coordinato­re Antonio Tajani.

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Ministro dell’Economia e delle Finanze ieri alla riunione
Ocse a Parigi
danieLe franco Ministro dell’Economia e delle Finanze ieri alla riunione Ocse a Parigi

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