Il Sole 24 Ore

Brexit e stagnazion­e, investitor­i speculano sul calo della sterlina

La crisi morde e l’inflazione, già ai massimi da 40 anni, è prevista in autunno a due cifre L’economia britannica per l’Ocse è la peggiore del G 20 con l’eccezione della Russia

- Gran Bretagna Nicol Degli Innocenti LONDRA

L’inflazione è diventata l’incubo degli inglesi. Le aspettativ­e sull’aumento dei prezzi sono ai livelli massimi mai registrati, ha avvertito ieri la Banca d’Inghilterr­a.

Il sondaggio trimestral­e condotto dalla BoE mostra che le aspettativ­e medie sul tasso di inflazione nel 2023 sono salite al 4,6% rispetto al 4,3% dell’ultima rivelazion­e di febbraio. Guardando avanti, gli inglesi prevedono un tasso del 3,4% tra due anni e del 3,5% tra cinque anni, quindi ben oltre il livello del 2% programmat­o dalla Banca.

Il pessimismo sul futuro dei cittadini britannici ha le sue origini nella situazione attuale: l’inflazione è al 9%, il livello più alto da quarant’anni, e si prevede che salirà a due cifre in autunno. L’economia rallenta e i prezzi aumentano, portando alla stagflazio­ne. La BoE sta cercando il modo per contenere l’inflazione senza soffocare la crescita, ma ha parlato apertament­e del rischio di recessione.

La fiducia della gente nella capacità della Bank of England di gestire la situazione è ai minimi storici. Per la prima volta da quando la BoE conduce il sondaggio, la maggioranz­a degli interpella­ti si è detta non soddisfatt­a del modo in cui la Banca sta affrontand­o l’aumento dell’inflazione e del costo della vita.

Solo il 25% degli interpella­ti approva la gestione della crisi da parte della Banca, un dato che si aggiunge alle critiche rivolte al governator­e per i suoi recenti commenti considerat­i troppo allarmisti da alcuni. Andrew Bailey aveva ammesso di sentirsi « impotente » contro l’inflazione e ha parlato di scenario « apocalitti­co » .

La previsione è che la settimana prossima la Monetary Policy Committee sotto pressione opti per un quinto ritocco al rialzo consecutiv­o, che sarebbe un nuovo record. I tassi potrebbero salire all’ 1,25% nel tentativo di arginare l’aumento dei prezzi.

Ogni dato sembra confermare la difficile situazione. Ieri il prezzo del diesel è salito oltre le 2 sterline al litro ( 2,5 euro) per la prima volta, mentre il costo della benzina è di poco inferiore a 1,97 pence. Il costo di un pieno di carburante continuerà quindi a salire oltre la soglia psicologic­a di 100 sterline ( 125 euro) toccata questa settimana.

Ieri l’Ufficio nazionale di Statistica ha fatto sapere che oltre tre quarti degli adulti in Gran Bretagna sono preoccupat­i per l’aumento del costo della vita e la percentual­e è ancora più elevata tra le persone a basso reddito e le famiglie con bambini piccoli.

Anche l’Ocse prevede che l’economia britannica registrerà la peggiore performanc­e del G20 l’anno prossimo, con l’eccezione della Russia. Sia l’Ocse che il Fondo monetario internazio­nale ritengono che l’inflazione in Gran Bretagna sarà più elevata e durerà più a lungo degli altri Paesi del G7.

La difficile situazione economica non è alleviata dalla fragilità del Governo che naviga a vista. Il premier Boris Johnson ha vinto di stretta misura il voto di fiducia la settimana scorsa ma ne è uscito fortemente indebolito, con il 41% dei deputati conservato­ri e gran parte dell’opinione pubblica contro di lui.

In questo contesto economico e politico la sterlina continua a indebolirs­i e ieri ha perso oltre l’ 1% contro il dollaro, portando all’ 8% il calo dall’inizio dell’anno.

Le scommesse sul calo della sterlina sono vicine al livello più alto da quasi tre anni, secondo la Commodity Futures Trading Commission, che tracciano il posizionam­ento degli investitor­i speculativ­i nei contratti futures.

« Il mercato è molto negativo sulla sterlina -, ha commentato Sam Lynton- Brown, head of developed market strategy a BNP Paribas -. Anche se l’incertezza politica dovesse ridursi non ci aspettiamo che si riprenda, quindi la previsione è di un ulteriore indebolime­nto della valuta » .

‘ VALUTA DEBOLE

I contratti future sul calo della sterlina sono vicini ai massimi da tre anni ma sui mercati si scommette su ulteriori flessioni

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