Russia, le perdite per le multinazionali dalle sanzioni arrivano a 59 miliardi $
Secondo il Wall Street Journal, la perdita delle aziende, a livello globale, dalle operazioni in Russia ammonta a 59 miliardi di dollari. Per ricostruire l’ammontare delle perdite sono stati consultati i file finanziari pubblici e i comunicati di questi ultimi mesi.
Secondo i ricercatori di Yale, quasi mille imprese occidentali hanno deciso di tagliare del tutto o ridurre le operazioni nel Paese colpito dalle sanzioni, subito dopo l’invasione dell’Ucraina. In molti casi, aggiunge il quotidiano statunitense, le società stanno rivedendo la valutazione del business indebolito dalla crisi economica in atto in Russia e dalla mancanza di potenziali acquirenti che trasformano attività una volta floride in asset senza valore.
Le società devono quindi procedere a svalutazioni secondo le regole finanziarie statunitensi e gli standard internazionali. Il problema riguarda una serie di attività in molteplici settori, dalle banche alle aziende manifatturiere, le vendite al dettaglio, la ristorazione e le società di trasporto. Il gigante del fast food McDonald’s si attende una svalutazione da
1,2 a 1,4 miliardi di dollari dopo aver deciso la cessione dei suoi punti vendita russi a un licenziatario locale. A Exxon Mobil l’alt alle operazioni è costato 3,4 miliardi.