Il Sole 24 Ore

« Remando tutti dalla stessa parte vince la qualità del made in Italy »

Antonio Auricchio Presidente Afidop

- — E. Sg.

Quando l’abbiamo raggiunto al telefono, Antonio Auricchio – una vita nel mondo caseario con l’azienda di famiglia, presidente dell’associazio­ne dei formaggi a origine protetta ( Afidop) e del Consorzio di tutela del Gorgonzola – stava per partire per New York per partecipar­e al Summer Fancy Food, una delle fiere più importanti per l’alimentare negli Stati Uniti. « Non mi stancherò mai – dice – di portare le eccellenza italiane nel mondo e di emozionarm­i quando vedo come vengono apprezzate » .

In questo momento di difficoltà sui costi e inflazione c’è ancora spazio per una crescita dell’export?

Tra pandemia, guerra e crisi energetica siamo in una situazione mai vista prima. A crescere non è solo il costo del latte ma anche tutto il resto, dalla plastica al cartone alle bollette, fino a noli per l’export. La situazione è difficile, bisognerà vedere a settembre- ottobre cosa segnerà il termometro. Ma come imprendito­re devo essere ottimista, bisogna continuare a fare promozione per conquistar­e nuove quote di mercato, non solo dei formaggi più noti, ma anche dei più piccoli tra le 54 specialità tutelate. Soprattutt­o i piccoli possono essere spaventati da questo momento, ma vanno tenuti i nervi saldi, va fatta capire al mondo la differenza della nostra storia e della nostra qualità, lottando contro imitazioni e italian sounding.

Quali sono le nuove frontiere?

Non per forza si tratta di mercati del tutto sconosciut­i. Ad esempio negli Usa siamo concentrat­i sulla costa Est, ma ci sono ancora molti stati del’Ovest su cui lavorare. Ci sono anche pregiudizi da sfatare: agli americani piace mangiar bene, se porti un prodotto di qualità lo sanno apprezzare. Naturalmen­te poi c’è il far East e la Cina. E l’India, anche se la sacralità delle mucche impedisce la diffusione del formaggio fatto con il caglio di vitello, ma la soluzione può essere trovata in sostanze vegetali.

Su cosa bisogna puntare per superare la crisi?

Va mantenuta l’eccellenza, non va abbassata la qualità dei formaggi, perderemmo consumator­i in Italia e nel mondo. I produttori non devono, diciamo così, fare furbate, e i Consorzi devono tenere alta la guardia sui controlli e sulle regole che garantisco­no la qualità. Dobbiamo poi saper comunicare perché chiediamo un determinat­o prezzo. Ma per fare questo è essenziale che tutti remino dalla stessa parte, dagli allevatori ai trasformat­ori alla distribuzi­one organizzat­a. Per difendere il valore del made in Italy, soprattutt­o in questo momento di difficoltà, è ora di smetterla con le “guerriccio­le” all’interno della stessa filiera.

 ?? ?? ANTONIO AURICCHIO Il presidente Afidop: serve rigore
sui controlli di qualità e lotta all’italian sounding
ANTONIO AURICCHIO Il presidente Afidop: serve rigore sui controlli di qualità e lotta all’italian sounding

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy