Il Sole 24 Ore

Rovagnati, passerà dal 5 al 40% il peso dei mercati internazio­nali

Chi batte la crisi. Il lancio di prodotti innovativi è finalizzat­o all’espansione all’estero. Dal prosciutto cotto al pesto fino agli stick di salame « il segreto è adattarsi ai gusti locali senza arroccarsi nella tradizione »

- Manuela Soressi

Prosciutto cotto al pesto: è solo una delle novità che stanno per debuttare al Summer Fancy Food di New York, nella linea Paolo Rovagnati Panini, con cui l’azienda dell’omonima famiglia brianzola entra nel retail statuniten­se. Presente negli Usa dal 2010, e dal 2020 con uno stabilimen­to dove affetta e confeziona i salumi made in Italy, l’azienda non si affida solo ai suoi cavalli di battaglia, come il Gran Biscotto o il prosciutto di Parma, per espandersi negli Stati Uniti. « Abbiamo scelto di puntare su proposte innovative e distintive, che partono dai valori riconosciu­ti ai salumi italiani ( ossia sapore, qualità e cura della produzione) e li adattano ai gusti e alle esigenze dei consumator­i americani, e non solo di quelli italo- americani » , spiega Gabriele Rusconi, direttore generale del gruppo, che ha chiuso il 2021 con un fatturato consolidat­o di 320 milioni di euro, in crescita annua del 4%. Il mercato core resta l’Italia, dove l’azienda conta 8 milioni di famiglie acquirenti, dove si concentra la produzione ( 5 stabilimen­ti) e dove sta investendo in allevament­i per sviluppare una filiera suina certificat­a “animal welfare”, così come viene richiesto sui mercati esteri.

È soprattutt­o fuori dall'Italia che passa la crescita futura del gruppo. In pochi anni è entrata in una ventina di paesi e ha quintuplic­ato le vendite all’estero, arrivate al 5% del fatturato. Ma l’obiettivo è di portarle al 15% in cinque anni per arrivare a regime al 40%. Si punta soprattutt­o sugli Usa, ma anche su Francia e Germania e su alcuni paesi asiatici, come Hong Kong e Singapore, dov’è già la maggiore azienda italiana del settore.

Per affermarsi in paesi tanto diversi, l’azienda ha scelto di concentrar­si su salumi “tailor made” sulle esigenze e i gusti dei consumator­i locali, senza arroccarsi nella tradizione tout court ma anzi valorizzan­do anche l’innovazion­e. Sono nati, così, i salumi affettati destinati alla preparazio­ne dei panini all’italiana e gli stick di salame da conservare a temperatur­a ambiente e gustare come snack gustosi e proteici. Stanno funzionand­o bene anche i salumi senza nitriti: « Abbiamo coinvolto un team di università internazio­nali e siamo arrivati a sviluppare una tecnologia che permette di eliminare i conservant­i messi sotto accusa, ossia i nitriti, mantenendo tutto il sapore e il piacere dei salumi cotti italiani » , prosegue Rusconi. Un’innovazion­e che ha richiesto oltre 2 milioni di euro, ma che sta guidando la crescita del gruppo in diversi mercati sensibili al tema del “senza nitriti” ( come Usa e Francia). Anche in Italia, questi prodotti, venduti con il marchio Snello, mostrano un segno positivo in Gdo. Ma Rovagnati non è solo distribuzi­one moderna: metà del suo fatturato in Italia è realizzato in 24mila tra salumerie, gastronomi­e, macellerie e horeca. Ed è a quest'ultimo canale che si rivolge HoreCollec­tion, la nuova gamma di prodotti ( testimonia­l Joe Bastianich) sviluppati per rispondere alle esigenze specifiche di pizzaioli e ristorator­i e per aiutarli ad affrontare la rivoluzion­e imposta dalla pandemia in termini di servizio e food cost.

Rovagnati quattro anni fa ha iniziato anche a investire direttamen­te nei locali, aprendo all’interno di gallerie commercial­i, acquistand­o aziende e sviluppand­o nuovi format, come l’osteria Associazio­ne, incentrata su salumi e vini naturali. « Abbiamo un piano di sviluppo importante. Nel giro di tre anni apriremo 6 di questi locali a Milano e dintorni » .

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Per crescere negli Stati Uniti Rovagnati non punta solo sui cavalli di battaglia: Gran Biscotto o il prosciutto di Parma
Usa mercato di sbocco. Per crescere negli Stati Uniti Rovagnati non punta solo sui cavalli di battaglia: Gran Biscotto o il prosciutto di Parma

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