Scivola a Wall Street Ma ha nel mirino Roku
Il colosso dello streaming giù del 70% da inizio anno, ora pensa ad acquisizioni
I dolori sono sempre gli stessi: un quadro economico globale che mette paura e un mercato, quello dello streaming, dove i competitor sono sempre più agguerriti.
Non è un bel momento per Netflix, il cui titolo ieri ha perso circa il 5% durante le contrattazioni a New York, dopo la decisione di Goldman Sachs di declassare il gigante dello streaming. Una mossa forse prevedibile, considerato il vento che soffia dalle parti di Netflix, alle prese con un rallentamento alla voce abbonamenti e con la concorrenza sempre più agguerrita di Amazon. com e Walt Disney Co.
Ad aprile scorso, giova ricordarlo, il pioniere dello streaming ha fatto registrare per la prima volta nella sua storia un calo di abbonati. Non era mai successo in più di dieci anni. E il mercato ha punito severamente la società di Los Gatos, che da inizio anno ha perso circa il 70% del suo valore. Le sue azioni sono scivolate dai circa 700 dollari di fine 2021 ai 184 dollari di ieri.
Certo, il calo di abbonamenti è stato un segnale importante per l’intero settore, che dopo il boom dei mesi duri della pandemia – con milioni di persone costrette a casa e quindi più propense ad attivare un abbonamento per servizi di intrattenimento – oggi deve fare i conti con l’aumento dei prezzi di cibo ed energia. Infine, sulle finanze di Netflix ha pesato anche la sospensione dei servizi in Russia. Una serie di concause che ha portato Goldman ha declassato il titolo a “sell” da “neutral”.
« La crisi del costo della vita avrà un forte impatto su tutti i servizi di streaming. Non dimentichiamo che il mercato è ora inondato da troppi servizi di streaming media che inseguono troppo pochi servizi » , ha dichiarato Paolo Pescatore, analista di PP Foresight.
Netflix sta già prendendo in considerazione un abbonamento più economico che includa la pubblicità, dopo il successo di offerte simili da parte dei rivali HBO Max e Disney+. Ma soprattutto, negli ultimi giorni sta prendendo quota l’ipotesi di un’acquisizione, che potrebbe dare nuovi impulsi alla società di Reed Hastings.
Netflix avrebbe messo gli occhi su Roku, azienda californiana che produce hardware per lo streaming, come i tv box che consentono ai vecchi televisori di connettersi a Internet e diventare smart. Ma è anche proprietaria di un piattaforma streaming ( Roku Channel) molto diffusa negli Stati Uniti, basata sulla pubblicità, che propone abbonamenti a prezzi modici. Proprio quello che sta cercando Netflix.