Intesa: sul superbonus esaurito lo spazio fiscale
Un nuovo stop per il superbonus al 110% arriva dalle banche a cominciare da Intesa San Paolo che ha esaurito lo spazio per acquistare altri crediti e quindi scoraggia l’invio di nuove pratiche. Mentre su quelle già in corso, a partire dal 1 luglio, si applicheranno costi più elevati e quindi i crediti per i consumatori finali saranno svalutati. « L’elevato flusso delle richieste pervenute » di cessioni di crediti edilizi- si legge nella lettera inviata ai clienti - « ha purtroppo comportato l’esaurimento della nostra possibilità di compensare » tali crediti. Tutto dipende da un meccanismo stabilito per legge: gli operatori del mercato hanno « un vincolo di compensazione » che li obbliga ad avere crediti fiscali, come quelli edilizi, non superiori al livello di imposte e contributi versati dalla banca. Intesa ha raggiunto questo limite, e molte altre sono sulla stessa strada. Banca Intesa spiega però che potrebbe « riacquistare operatività » in tale ambito « qualora il contesto normativo dovesse cambiare » . E qualche novità potrebbe arrivare con gli emendamenti al dl Aiuti sul fronte del meccanismo inceppato della cessione dei crediti. Proprio nei giorni scorsi la Cna aveva lanciato un allarme secondo il quale il blocco della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi metterebbe a rischio di fallimento 33mila di imprese artigiane con una perdita a livello nazionale di 150mila posti di lavoro nella filiera delle costruzioni.