Il Sole 24 Ore

In Germania medici di base fanno prelievi ed ecografie

Il ministro della Sanità Karl Lauterbach sostiene che gli ospedali sono tra i migliori al mondo, ma ora vuole eliminare gli sprechi

- Isabella Bufacchi Dal nostro corrispond­ente

« Mi sono dovuta operare, un’operazione chirurgica di routine: per farla nel settore pubblico in Italia avrei dovuto aspettare un anno e mezzo. E qui da voi in Germania, sono lunghe le liste di attesa? » . « Per una visita specialist­ica, se ti dice male ti fanno aspettare settimane, non mesi, ma questo ci manda in bestia a noi tedeschi » . La conversazi­one tra un’italiana e una tedesca è di appena due giorni fa, nella piazza centrale a Francofort­e, all’ombra del Teatro dell’Opera Alte Oper. Il ministro tedesco della Salute, il socialdemo­cratico Karl Lauterbach, sostiene con orgoglio che « la Germania ha gli ospedali migliori del mondo » . Ma il sistema può essere migliorato, per garantire la più alta qualità possibile su tutto il territorio senza spreachi: proprio Lauterbach metterà la firma sulla maxi- riforma del sistema.

Nei primi due anni della pandemia, il sistema sanitario tedesco è stato all’altezza della sfida, facendo leva su uno dei migliori rapporti al mondo tra letti in terapia intensiva e letti per ospedalizz­azione ogni 100mila abitanti, rispettiva­mente 33,9 e 800 ( contro la media europea di 500). Eppure al picco di Covid 19, a causa della mancanza di personale infermieri­stico, circa il 20- 35% dei letti in terapia intensiva negli ospedali tedeschi non è stato usato. Nel sistema sanitario lavorano 5,7 milioni di persone: oltre 360.000 sono dottori. E il medico di base è “tutto fare”: fa prelievi del sangue e quando ha la specializz­azione fa anche ecografie e raggi x. Eppure l’assistenza sanitaria è considerat­a « inefficien­te » a causa del basso utilizzo rispetto all’elevata capacità.

Paradossal­mente i problemi principali del sistema sanitario tedesco sono legati a inefficien­za, sprechi, carenza di personale medico e infermieri­stico specializz­ato: tutta colpa, dicono gli esperti, dell’eccessivo numero di ospedali, troppi e troppo piccoli. La Germania aveva 1.914 ospedali con 494.326 posti letto nel 2019, prima del Covid. Circa il 69% degli ospedali ha meno di 300 posti letto, stando al recente rapporto della Commission­e Monopoli sulle inefficien­ze del sistema: « Nel 2017, solo un ospedale su tre con meno di 200 posti letto disponeva di almeno una TAC; in confronto, la percentual­e per gli ospedali con più di 200 posti letto era quasi dell’ 80% » , si legge nel rapporto. Si spende tanto in sanità, ma male: la spesa pubblica per la sanità ha sfiorato i 400 miliardi nel 2018, pari al 12% circa del Pil.

La coalizione semaforo Spd- VerdiFdp mira a fare meglio: la Sanità è stata guidata da un ministro della Cdu durante la pandemia, ma invece di guadagnare voti li ha persi. Tra gli obiettivi più ambiziosi del programma della coalizione semaforo, spicca la riforma del sistema sanitario: una modernizza­zione su vasta scala dell’assistenza sanitaria basata sui bisogni reali dei cittadini, su criteri dettati dall’invecchiam­ento della popolazion­e e dall’accesso a servizi e prestazion­i di alta qualità. Il ministro Lauter-bach ha formato una Commission­e di 15bachha formato una Commission­e di 15 esperti, per riformare il sistema: non solo medici ma anche economisti e giuristi. Sarà modificato anche il modo di finanziare il sistema sanitario, che conta su sussidi pubblici ( stato federale, Länder e città), assicurazi­oni, fondi privati. Curare una popolazion­e pari a 84 milioni di abitanti ed evitare sprechi e costi eccessivi è una grande sfida: secondo l’Hospital Rating Report del RWI Leibniz Institute per la ricerca economica, i bilanci annuali degli ospedali in Germania mostrano bilanci in rosso in costante aumento: nel 2019, circa il 13% degli ospedali si trovava nella “zona rossa” del rischio di insolvenza, contro il 7% del 2016.

‘ Si spende tanto in sanità ma male: la spesa pubblica ha sfiorato i 400 miliardi, pari al 12% circa del Pil

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