Con i nuovi showroom a Milano il Salone dura tutto l’anno
Retail. Durante la design week sono stati inaugurati spazi progettati da grandi firme dell’architettura sia per fare da palcoscenico ad allestimenti spettacolari sia per interagire con privati e professionisti
Oggi a Milano si concludono il Salone del Mobile e il FuoriSalone: per entrambi un’edizione memorabile, le cui ricadute saranno analizzate nei giorni a venire da esperti e addetti ai lavori. Ciò che certamente la Design Week lascia in eredità alla città è una serie di nuovi showroom e negozi dedicati all’interior design e all’illuminazione come mai si era visto in precedenza: spazi progettati da grandi firme dell’architettura, aperti sia ai professionisti, sia ai privati, e che in questi giorni sono stati il palcoscenico dei nuovi prodotti, con allestimenti spettacolari. Le nuove vetrine dei marchi italiani e stranieri si aggiungono ai tanti showroom e flagship store già presenti tra le vie del centro, completando così un puzzle di creatività e imprese che pone Milano sul podio più alto del design internazionale.
Nella settimana appena trascorsa il quartiere di Brera è stato protagonista, in particolare nel complesso all’incrocio tra via Moscova e via Solferino, ex caserma napoleonica, quindi sede del commercio della seta, infine abbandonata per lunghi anni. Dopo un intervento di riqualificazione seguito da Asti Architetti, il complesso, denominato Cortile della Seta, ha accolto l’headquarter di Loro Piana, su progetto dell’architetto belga Vincent Van Duysen. In questo contesto ha trovato spazio anche lo store Loro Piana Interiors, con quattro vetrine su via della Moscova, in cui il marchio tessile del lusso espone le collezioni per la casa, sia di tessuti, sia di complementi ( plaid, cuscini, biancheria per il bagno) sia di arredi. Sotto i riflettori, in questi giorni, la nuova collezione Palm di mobili per il living su disegno di Raphael Navot: una serie di poltrone e pouf, divani e chaise longue dalle forme organiche e sinuose, rivestiti dai tessuti della maison, naturali e nobili, dalla mano morbidissima. Nello stesso complesso, poche vetrine più avanti, ha inaugurato il primo showroom in Italia di Flexform, firmato da Acpv Architects ( Antonio Citterio Patricia Viel) – un vero evento per il mondo dell’interior, vista la caratura del marchio e la sua diffusione nel mondo ( oltre 30 flagship store all'estero). « Dopo quasi cinquant’anni di collaborazione con Antonio Citterio – rivela Pietro Galimberti, presidente di Flexform – ci è venuto più che naturale pensare di affidare ad Acpv Architects il progetto per il nostro showroom di via della Moscova, il primo in Italia; un luogo in grado di generare un’esperienza immersiva e autentica » . Due livelli e 800 mq di superficie accolgono collezioni storiche e nuovi prodotti, in un flusso stilistico coerente, dai tratti eleganti e gentili. In questa cornice ben si inserisce il nuovo sistema di divani Perry di Antonio Citterio, generosamente imbottito e dalle forme irregolari, di cui l’eccellenza di materiali e finiture, come il profilo in gros grain o ecopelle che ne disegna la silhouette, sono la sigla distintiva del brand.
Pochi passi oltre l’angolo di via Solferino, si incontrano le vetrine di Calligaris Group, che qui ha inaugurato il suo più grande flagship store, su progetto dello Studio Marco Piva. Anche in questo caso i grandi volumi ( 700 mq) sono trasformati in un susseguirsi di ambienti contemporanei e informali, che mettono in dialogo le collezioni di tre brand del Gruppo: Calligaris ( total living), DiTre Italia ( imbottiti e complementi) e le lampade di Luceplan, tra grandi classici e novità.
In termini di spazi l’editore francese Roche Bobois non si è certo posto limiti, quando ha individuato il suo nuovo flagship store milanese, inaugurato sempre in questi giorni in via Cavallotti, nel distretto Durini, già sede di numerosi marchi del design. Ricavati nella sede di un ex garage, i 1.600 mq dello showroom, suddivisi su due livelli e progettati dallo Studio Roche Bobois, danno modo di esplorare la vastissima collezione declinata in tutte le tipologie di ambienti, e che ha nel divano Mah Jong l’icona più riconoscibile e amata ( un progetto di Hans Hopfer del 1971), qui presentato in diverse versioni, anche outdoor. Tra i tanti arredi, non passa inosservata la novità di punta, la credenza Polygonia, creazione scultorea e dalle geometrie inedite del designer italiano Giacomo Garziano: suddivisa in quattro scomparti poliedrici e disponibile in duecento tinte metallizzate, si ispira alla forma stilizzata di una farfalla ( Zephirus Polygonia, una specie amazzonica), con le ante superiori che si aprono verso l’alto come ali.
Anche il mondo dell’illuminazione può contare su nuovi spazi, a partire dalla cristalleria francese Saint- Louis, che in via Pisoni 2, a due passi da Montenapoleone, ha inaugurato il primo showroom italiano, che Dimorestudio ha reso intimo e accogliente come una casa milanese. Tra tappeti rossi, tendaggi mohair cammello e strutture tubolari in ottone, risplendono i lampadari, le appliques e le lampade da tavolo della maison, tra pezzi classici e contemporanei, come la nuova collezione Cadence di Pierre Charpin.
Slamp, azienda di Pomezia che si è solidamente affermata nel design della luce, ha scelto la zona Duomo per il debutto del suo primo flagship store: le vetrine di via Larga 2, così come gli ampi spazi al piano interrato, raccontano le svariate sfaccettature delle creazioni dell’azienda, tra cui la nuova Tulip di Marc Sadler, sospensione suggestiva e poetica composta da 7 o 14 tulipani, ciascuno con lo stelo in ottone spazzolato e il bocciolo luminoso in tecnopolimero Lentiflex.
La Design Week milanese ha, infine, visto l’esordio di Lodes, con il suo primo showroom al mondo, posizionato nel complesso di Moscova 33: tre vetrine e 200 mq per toccare con mano la qualità espressa dall’azienda veneziana specializzata in illuminazione decorativa, con oltre 70 anni di storia. Tra i progetti di punta, le nuove sospensioni Volum, quattro sfere in vetro bianco, diverse per forma e dimensione progettate dal prestigioso studio norvegese Snøhetta.