Il Sole 24 Ore

Codici Ateco tra sconti e aumenti: nelle Regioni un valzer di aliquote

La percentual­e ordinaria può variare di molto ( in più o in meno) nei vari territori

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L’aliquota Irap ordinaria è del 3,90%: ma in molti casi può cambiare, anche significat­ivamente.

Aliquote differenzi­ate sono previste ( articolo 16 del Dlgs 446/ 97) per le concession­arie diverse da quelle di costruzion­e e gestione di autostrade e trafori ( 4,2%), le banche e altri soggetti finanziari ( 4,65%), le imprese di assicurazi­one ( 5,9%); mentre per le pubbliche amministra­zioni l’aliquota è fissata al 8,5% ( se calcolata con il metodo retributiv­o). Gli agricoltor­i e le cooperativ­e della piccola pesca benefician­o invece di quella ridotta all’ 1,9 per cento.

Le Regioni possono variare le aliquote ( in più o in meno) fino allo 0,92%, differenzi­andole in base a settori di attività e/ o categorie di soggetti passivi; oltre a poterle modificare fino ad azzerarle e disporre di esenzioni, detrazioni e deduzioni in favore delle nuove iniziative produttive ( articolo 40 del Dl 78/ 10, per le Regioni del Sud).

Continuano inoltre ad applicarsi gli automatism­i fiscali previsti nei casi di squilibrio economico nel settore sanitario, nonché gli incrementi delle aliquote fiscali per le Regioni sottoposte ai piani di rientro dai deficit sanitari: così Calabria, Campania e Molise applicano nel 2021 l’aliquota ordinaria del 4,97% ( maggiorazi­one dello 0,15% oltre all’incremento automatico dello 0,92%).

Le 18 pagine dell’appendice al modello Irap 2019 ( ultimo a riportarne il dettaglio) mostravano la diversità e varietà di aliquote e riduzioni; ora la ricerca dell’aliquota da applicare dev’essere fatta attraverso il sito finanze. gov. it, nell’area « Fiscalità regionale e locale – Irap – Aliquote applicabil­i » .

Varietà di codici

Tra gli enti regionali più dinamici nel differenzi­are le aliquote Irap c’è il Piemonte, con 25 codici diversi. Seguito dalla Toscana, che è “ferma” a 22 codici ma con maggiori difficoltà applicativ­e, perché, oltre a prevedere alcune maggiorazi­oni solo per le sole società di

Il Piemonte è la regione con più aliquote Irap, differenzi­ate per 25 codici. Segue la Toscana con 22 codici

capitali, richiama in alcuni casi i codici Ateco 2002.

Così la società di Firenze che affitta immobili ( codice Ateco 68.20.01), pur non trovando il proprio codice nell’elenco per il periodo d’imposta 2021 ( solo per il 2022 la Regione ha recepito finalmente gli Ateco 2007 per tutte le maggiorazi­oni), deve applicare l’aliquota maggiorata del 4,82%: in quanto la Regione prevede la maggiorazi­one per il gruppo 70 di Ateco 2002, che comprende infatti il vecchio « 70.20.0 locazione di beni immobili » .

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