417662] A rischio la delega all’incasso in presenza di consorzi stabili
Un consorzio stabile si aggiudica un appalto di lavori pubblici che, in sede di gara, indica la consorziata esecutrice che eseguirà i lavori. Può quest’ultima, mediante delega all’incasso, emettere direttamente la fattura alla stazione appaltante per i lavori eseguiti al posto del consorzio?
A. N. - PALERMO
Per verificare la legittimità di una delega all’incasso da parte di una impresa consorziata esecutrice facente parte di un consorzio stabile è opportuno verificare che cosa sia stato precisato negli atti di gara e nel contratto.
In linea generale si evidenzia che, nell’ambito dell’attuale ricostruzione normativa, una corrente maggioritaria ritiene che – siccome il contraente, nel caso di consorzio stabile, è il consorzio stesso – la cosiddetta delega all’incasso non è possibile perché ritenuta comunque misura rientrante nel divieto di cessione del credito, se non effettuato nelle sole forme di cui all’articolo 106, comma 13, del Dlgs 50/ 2016 ( Codice degli appalti) .
Una corrente minoritaria, in via di espansione, ritiene che comunque possa essere conferito un mandato irrevocabile all’incasso con procure notarili all’incasso irrevocabili, ex articolo 1723 del Codice civile, se conferite anche nell’interesse del consorzio stabile ( cosiddetto mandato in rem propriam); ciò in quanto il titolare del credito rimane sempre il consorzio e soprattutto perché la Cassazione da tempo sostiene che il mandato all’incasso in rem propriam e la cessione del credito, anche se entrambi utilizzabili per conseguire le stesse finalità, a scopo d’adempimento o di garanzia, « restano sostanzialmente differenti e sono incompatibili » ( Cassazione civile, sezione III, sentenza 26 marzo 2003, n. 19054).