Il Sole 24 Ore

« La Fed alzerà due volte i tassi entro luglio, prima dello stop preelettor­ale »

Monica Defend e Matteo Germano. Head of Amundi Institute e Deputy Cio Amundi

- Alessandro Graziani Dal nostro inviato

« Ci aspettiamo che domani la Fed alzi i tassi dello 0,5% e che nella riunione di luglio faccia altrettant­o, incrementa­ndoli di un altro 0,5%. La banca centrale Usa sarà più veloce di Bce per tre motivi: la ripresa economica negli States è ancora sostenuta, come dimostrano i dati sull’occupazion­e; l’inflazione in America potrebbe avere raggiunto il picco già a maggio e iniziare a decrescere da luglio; a novembre negli Usa ci saranno le elezioni di mid term e storicamen­te la Fed non muove i tassi nei mesi pre- elettorali » .

È il quadro che in questo colloquio con Il Sole 24 Ore delinea Monica Defend, Head of Amundi Institute, a valle della due giorni parigina dell'Amundi Investment Forum 2022 in cui sono stati dibattuti temi geopolitic­i ed economici da un ampio parterre di relatori internazio­nali ( a partire dall'ex segretario di Stato Usa Hillary Clinton).

Il tema delle elezioni Usa di novembre appare ancora sullo sfondo ma secondo Defend è e sarà di grande rilievo anche per i mercati. E non solo perché quella scadenza indurrà la Fed a muovere in anticipo sui tassi. « In un contesto in cui la politica della Federal Reserve diventa restrittiv­a, negli Usa servirà un’espansione fiscale - spiega Defend - ma se alle elezioni i Democratic­i dovessero perdere la maggioranz­a in entrambe le Camere, la posizione Usa è destinata a indebolirs­i con forti rischi per la crescita perché la ripresa economica post- Covid è stata trainata in prima battuta dai consumi interni, a differenza dell'Europa dove ha avuto un ruolo decisivo l'export » .

Lo scenario peggiore a livello globale è quello della stagflazio­ne, dove l'inflazione si abbina alla recessione. È un rischio concreto? « Per ora non è questo il nostro scenario base - continua Defend - ma esistono molte incognite: a parte gli sviluppi della guerra in Ucraina, cosa accadrebbe alla crescita globale se la Cina entrasse in recessione? » . Tra tante incertezze che si assommano, i mercati guardano alle mosse delle banche centrali. Che valutazion­i date in Amundi del tapering e del rialzo dei tassi preannunci­ato da Bce? « Le decisioni di Bce sono state in linea con le attese, ma forse i mercati si aspettavan­o parole più chiare sulle misure antiframme­ntazione. Una ipotesi è che Bce abbia un piano che va in quella direzione, ma che aspetti prima l'intervento della Ue per un pacchetto di interventi comunitari di politica fiscale per affrontare la crisi energetica. Un po’ come accaduto con Next Generation Ue. La crisi non può essere affrontata solo con le politiche monetarie » . Anche perché gli effetti di secondo livello della crisi inflattiva accentuata dalla guerra russa in Ucraina sono di vario tipo. « I rischi sono molteplici e non tutti ancora pianamente prezzati dai mercati: penso alle diseguagli­anze sociali ma anche e soprattutt­o al rischio alimentare nei Paesi più poveri e ai conseguent­i effetti migratori » .

Rischi per la crescita, inflazione all' 8%, tassi in rialzo e tapering. In questo contesto difficile, che strategia di investimen­to adottare? « Il nostro è un atteggiame­nto di grande cautela e di attenzione verso l'investimen­to azionario - spiega Matteo Germano, Deputy group Cio di Amundi - tenendo conto che le attese di crescita degli utili in Europa oscillano tra - 5 e + 5% con una media che è dunque pari a zero, mentre per gli Usa il consenso è di un aumento del 5/ 6% » . Come muoversi dunque nella selezione delle azioni? « Il criterio generale è di costruire portafogli azionari di qualità puntando sui settori che più proteggono dall'inflazione: energia, utilities, ma anche sui comparti legati alle materie prime necessarie alla trasformaz­ione energetica - commenta Germano - e inoltre, sempre in una prospettiv­a di inflazione che riteniamo non temporanea, vediamo grandi potenziali­tà in due settori: real estate e infrastrut­ture » .

E sul comparto obbligazio­nario che approccio avete? « Il rialzo quasi brutale dei tassi ci ha portato a ridurre il corto di duration sui governativ­i americani e il Bund. Ci siamo riposizion­ati su EM bond, sfruttando l'esposizion­e ai paesi esportator­i di materie prime. Anche se ancora in sovrappeso abbiamo ridotto l'esposizion­e ai periferici » .

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L’S& P 500 è ufficialme­nte in mercato « Orso » AFP Sotto pressione.
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MonIca deFend Head of Amundi Institute. in precedenza è stata Global Head of Research
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Matteo gerMano È Deputy Group Chief Investment Officer di Amundi

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