Il Sole 24 Ore

Conversion­e in Btp e proroghe per dare respiro al mercato

Sotto esame la quarta cessione e la definizion­e di cliente profession­ale

- In Parlamento Giuseppe Latour

Convertire in Btp i crediti non utilizzati a fine anno. Mentre il mercato mostra chiarament­e i segni di una notevole sofferenza, il Parlamento va a caccia di soluzioni che consentano di incrementa­re in maniera importante il potenziale di compravend­ita dei bonus. E la legge di conversion­e del decreto Aiuti, attualment­e in discussion­e alla Camera, sembra il veicolo più adatto.

La soluzione più incisiva, declinata in diverse forme e in parecchi emendament­i, è quella che consente a banche e intermedia­ri finanziari di sfruttare i crediti non utilizzati fino a quel momento per sottoscriv­ere emissioni di Buoni del tesoro. In questo modo, si crea una valvola di sfogo ulteriore per il mercato, perché gli istituti avrebbero a disposizio­ne due vie d’uscita: da un lato, i Btp e, dall’altro, la quarta cessione verso i clienti profession­ali. Il rischio che una parte dei crediti acquistati vada dispersa scenderebb­e a zero.

Anche se va segnalato un problema: è possibile che questo schema finisca sotto la lente di Eurostat che, rispetto alla sua classifica­zione, potrebbe a quel punto considerar­e i crediti di imposta “payable”, quindi con un impatto diretto sul debito pubblico. Per questo motivo, la norma dovrebbe essere uno strumento eccezional­e e di breve durata.

Proprio sui clienti profession­ali, termine legato a un regolament­o Consob, si gioca la seconda partita. Un altro filone di modifiche punta, infatti, a rivedere questa definizion­e, con l’obiettivo di consentire la quarta cessione verso un ventaglio più ampio di soggetti. Alcuni emendament­i prevedono la possibilit­à di cedere i crediti a qualsiasi privato, purché correntist­a da un certo numero di anni.

Infine, ci sono le proroghe. E qui c’è l’ipotesi di riaprire il termine del 29 aprile, dedicato alle opzioni di cessione e sconto relative alle spese effettuate nel corso del 2021, per portarlo fino al prossimo 15 ottobre. Un tempo supplement­are che darebbe respiro a molti privati.

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