Tommasi bene, poi Sboarina Decisivo il 25% di Tosi
Un centrodestra spaccato su due candidati, appoggiati da 15 liste e un centrosinistra che, a testa bassa, approfitta della frattura aperta in campo avversario. Così a Verona arrivano al ballottaggio Damiano Tommasi, riuscito nell’impresa di aggregare intorno al suo nome tutto il centrosinistra più una serie di civiche per sei liste complessive, tallonato dal sindaco uscente, Federico Sboarina. Tommasi, ex centrocampista della Roma e di Hellas Verona, ora dirigente scolastico, padre di sei figli, produttore vitivinicolo, traina il suo schieramento a sfiorare il 40% circa dei consensi. Un risultato che sorprende la città e gli avversari.
Il numero due, Sboarina, incassa oltre il 32%, appoggiato da un drappello di civiche e soprattutto da Fdi e Lega. Da non sottovalutare, in vista del ballottaggio, il terzo posto di Flavio Tosi, già assessore alla Sanità del Veneto, fascia tricolore per due mandati e consigliere comunale durante l’amministrazione Sboarina, che non ha mai risparmiato critiche aperte all’operato del suo successore e che ottiene il 2325%. Un bottino essenziale, espressione dei consensi convergenti da 9 liste tra cui Fi.
Infatti Tosi ieri pomeriggio, a spoglio in corso, è intervenuto subito per tenere tutti sulla corda. « Valuteremo il da farsi, anche se è evidente che un terzo dei voti è andato all’amministrazione uscente, il resto all’opposizione – osserva – Forza Italia ha proposto di valutare il primo turno alla stregua delle primarie del centrodestra, facendo convergere al ballottaggio i consensi sul candidato vincente. Da Sboarina non c’è stata alcuna risposta in questo senso » . Per questo, riprende Tosi, « ci confronteremo in coalizione e ragioneremo sui programmi.
Non c’è fretta » .
Tommasi riconosce che il risultato del primo turno rappresenta solo « l’inizio della patita » . E sottolinea che « il suo progetto non è di destra o di sinistra, ma di cambiamento, per trasformare Verona in una città aperta e accogliente » . Per ultimo parla Sboarina. « Ora inizia la partita del centrodestra, con esperienza amministrativa ventennale contro la sinistra, che ne è priva » , lancia il suo affondo.