Il Sole 24 Ore

Il centrodest­ra vince se è unito, pesa il sorpasso di Meloni al Nord

La leader Fdi: ora Lega e Fi stacchino la spina a Draghi Ma Salvini frena

- Barbara Fiammeri

Il dato più evidente è che il centrodest­ra per vincere deve presentars­i unito. Ma ce ne è un altro non meno significat­ivo: il sorpasso di Fratelli d’Italia sulla Lega anche al Nord. E gli effetti in quest’ultimo caso vanno ben al di là delle amministra­tive. Giorgia Meloni parla quando i risultati sono già chiari e lancia un messaggio: « Questo voto ci interroga, lo dico agli alleati, se bisogna sostenere Draghi e questo Parlamento » . La presidente di Fdi chiede dunque a Salvini e Berlusconi di staccare la spina al Governo: « Fossi in loro lo farei » . Immediata la risposta di Matteo Salvini: « Non confondiam­o il mandato per governare Belluno e Palermo con gli enormi problemi che l’Italia deve affrontare » .

Il leader della Lega non ha alcuna intenzione di facilitare l’ulteriore ascesa dell’alleata. Il contraccol­po subito in queste amministra­tive è forte. Al punto che il segretario gli dedica in pubblico come anche al Consiglio federale del Carroccio pochissimo tempo. Uscendo dalla riunione di via Bellerio, che aveva al centro temi come Fisco e sostegno a famiglie e imprese, fa sapere di aver chiesto « un incontro urgente » al premier Draghi e al ministro dell’Economia Daniele Franco. Nessun accenno al sorpasso subito da Fdi. Anzi il segretario si dice soddisfatt­o per la conquista di altri comuni in Lombardia e Veneto. Ma è una magra consolazio­ne.

Il Carroccio perde voti ovunque: a Genova ma anche a Verona , Parma, Como, Piacenza, Padova, mentre Forza Italia si consola con il primato a Monza ( seguito da Fdi) e Palemo. Dati che ora saranno attentamen­te analizzati ma che evidenzian­o fin da ora la rottura del Carroccio con quello che è da sempre il suo territorio, il suo zoccolo duro. Nella Lega crescono le tensioni. Ieri Giancarlo Giorgetti non era presente al Federale per ragioni familiari. Qualunque conclusion­e è comunque rinviata a dopo i ballottagg­i.

Mai come in questo momento però la leadership di Salvini è apparsa così debole. Il mancato viaggio a Mosca non è stato affatto digerito soprattutt­o perché pressoché tutti i big non ne sapevano nulla. Ora il successo di Meloni non fa che alimentare le frizioni interne. La presidente di Fdi evita di infierire. Per Meloni le urne consegnano un risultato evidente e cioè il ritorno ad un « sano bipolarism­o » che per lei rappresent­a un impediment­o all’eventuale riforma elettorale proporzion­ale ma che va letto anche come un altolà al tentativo di una area centrista in crescita. Si vedrà. Dipenderà anche da quello che succederà all’interno dei partiti alleati: Lega ma anche Forza Italia. Nel frattempo si gode il successo dei suoi Fratelli, partire dalla riconferma dei suoi sindaci a L’Aquila, Pistoia e Rieti.

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La leader di Fratelli d’Italia punta al primato nella coalizione in vista delle politiche 2023
IMAGOECONO­MICA Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia punta al primato nella coalizione in vista delle politiche 2023

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