Il centrodestra vince se è unito, pesa il sorpasso di Meloni al Nord
La leader Fdi: ora Lega e Fi stacchino la spina a Draghi Ma Salvini frena
Il dato più evidente è che il centrodestra per vincere deve presentarsi unito. Ma ce ne è un altro non meno significativo: il sorpasso di Fratelli d’Italia sulla Lega anche al Nord. E gli effetti in quest’ultimo caso vanno ben al di là delle amministrative. Giorgia Meloni parla quando i risultati sono già chiari e lancia un messaggio: « Questo voto ci interroga, lo dico agli alleati, se bisogna sostenere Draghi e questo Parlamento » . La presidente di Fdi chiede dunque a Salvini e Berlusconi di staccare la spina al Governo: « Fossi in loro lo farei » . Immediata la risposta di Matteo Salvini: « Non confondiamo il mandato per governare Belluno e Palermo con gli enormi problemi che l’Italia deve affrontare » .
Il leader della Lega non ha alcuna intenzione di facilitare l’ulteriore ascesa dell’alleata. Il contraccolpo subito in queste amministrative è forte. Al punto che il segretario gli dedica in pubblico come anche al Consiglio federale del Carroccio pochissimo tempo. Uscendo dalla riunione di via Bellerio, che aveva al centro temi come Fisco e sostegno a famiglie e imprese, fa sapere di aver chiesto « un incontro urgente » al premier Draghi e al ministro dell’Economia Daniele Franco. Nessun accenno al sorpasso subito da Fdi. Anzi il segretario si dice soddisfatto per la conquista di altri comuni in Lombardia e Veneto. Ma è una magra consolazione.
Il Carroccio perde voti ovunque: a Genova ma anche a Verona , Parma, Como, Piacenza, Padova, mentre Forza Italia si consola con il primato a Monza ( seguito da Fdi) e Palemo. Dati che ora saranno attentamente analizzati ma che evidenziano fin da ora la rottura del Carroccio con quello che è da sempre il suo territorio, il suo zoccolo duro. Nella Lega crescono le tensioni. Ieri Giancarlo Giorgetti non era presente al Federale per ragioni familiari. Qualunque conclusione è comunque rinviata a dopo i ballottaggi.
Mai come in questo momento però la leadership di Salvini è apparsa così debole. Il mancato viaggio a Mosca non è stato affatto digerito soprattutto perché pressoché tutti i big non ne sapevano nulla. Ora il successo di Meloni non fa che alimentare le frizioni interne. La presidente di Fdi evita di infierire. Per Meloni le urne consegnano un risultato evidente e cioè il ritorno ad un « sano bipolarismo » che per lei rappresenta un impedimento all’eventuale riforma elettorale proporzionale ma che va letto anche come un altolà al tentativo di una area centrista in crescita. Si vedrà. Dipenderà anche da quello che succederà all’interno dei partiti alleati: Lega ma anche Forza Italia. Nel frattempo si gode il successo dei suoi Fratelli, partire dalla riconferma dei suoi sindaci a L’Aquila, Pistoia e Rieti.