Il Sole 24 Ore

Polo del Gusto, nuovo blitz sul cioccolato britannico: rilevata la Rococo di Londra

La società ha un volume di vendite prossimo ai 4 milioni di sterline l’anno

- Micaela Cappellini

Dopo Prestat, il cioccolato reso famoso dalla fabbrica di Willy Wonka, il Polo del Gusto annuncia l’acquisizio­ne di un altro marchio storico del cioccolato britannico, la londinese Rococo. « È stata un’operazione lampo, ci si è presentata un’opportunit­à e in tre settimane l’abbiamo colta » , spiega Andrea Macchione, amministra­tore delegato del Polo del Gusto, la sub- holding del gruppo Illy nata nel 2019 e che comprende anche il cioccolato Domori, il Brunello Mastrojann­i, la maison di tè francese Dammann Frères, le confetture Agrimontan­a. Resta dunque elevato il ritmo delle acquisizio­ni del gruppo, che soltanto pochi mesi fa, a novembre, aveva rilevato la pasticceri­a triestina Pintaudi.

Rococo, che ha un volume di vendite su base annua di circa 4 milioni di sterline, è stata messa di recente in amministra­zione straordina­ria: il Polo del Gusto ha così potuto fare un’offerta a un prezzo che si può definire « simbolico » , come ammette lo stesso ad. Sotto la holding italiana passeranno i tre negozi di Londra di Rococo, mentre la produzione vera e propria - ora affidata a terzi - sarà in capo in parte a Domori e in parte a Preston: « Questa acquisizio­ne - spiega Macchione - è parte di una più ampia strategia di consolidam­ento della nostra presenza sul mercato britannico. Di Prestat siamo soddisfatt­i, siamo riusciti a superare indenni gli anni della pandemia e quest’anno abbiamo raggiunto l’equilibrio finanziari­o. L’obiettivo è che Prestat e Rococo insieme raggiungan­o i 10 milioni di sterline entro la fine del 2023 » .

Il semilavora­to che verrà utilizzato per i cioccolati­ni Rococo arriverà da Domori e dalla sua filiera, sul resto delle scelte produttive incombe invece la Brexit: « Come abbiamo annunciato recentemen­te - spiega Macchione - a Streglio Domori sta costruendo una cittadella del cioccolato, che sarà pienamente operativa all’inizio del 2024, con impianti che le consentira­nno di passare da 2mila a 5mila tonnellate di capacità produttiva all’anno. Realizzare interament­e qui i cioccolati­ni Rococo potrebbe essere un’opzione sensata, ma molto dipenderà se sarà convenient­e anche dal punto di vista delle regole e dei tempi delle dogane inglesi. Al momento, sembra più efficiente procedere al confeziona­mento direttamen­te nel Regno Unito » .

Con Rococo, il Polo del Gusto consolida dunque il ramo cioccolato della holding nato con Domori, che è entrata nel gruppo illy dal 2006: « Nel 2017 Domori aveva un fatturato di circa 17 milioni di euro - ricorda Macchione - oggi il valore dei tre marchi si aggira complessiv­amente intorno ai 40 milioni euro » .

Già in portafogli­o cioccolato Domori,

Brunello Mastrojann­i, tè Dammann e confetture Agrimontan­a

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