Ripartenza da Taranto, ma la sfida è integrare gli altri porti pugliesi
L’economia del mare è un settore sempre più in crescita anche in Puglia. È in fase di attuazione una sinergica trasformazione del porto di Taranto che oggi si presenta sul panorama nazionale e internazionale come hub moderno e competitivo, un sistema portuale evoluto, una grande piattaforma logistica nell’area del Mediterraneo. Gli scali pugliesi sia jonico che adriatico, con i porti di Brindisi, Manfredonia, Barletta e Bari e tutti i porti minori, hanno un patrimonio infrastrutturale e una posizione geografica che costituiscono le premesse di un nuovo sviluppo per candidarsi come tra i principali scali commerciali europei, facendone uno snodo per i traffici tra Asia, Europa e Nord America e incoraggiando lo sviluppo delle aree retroportuali attraverso attività di supporto alla logistica. È opportuno sviluppare sinergie tra tutti i porti pugliesi secondo la logica del Progetto Mare di Confindustria che considera l'integrazione, la sinergia e la specializzazione degli scali dell’Italia meridionale una leva di successo. La centralità mediterranea è oggi soprattutto connessa alla dimensione marittima delle rotte commerciali. Essa rappresenta una via privilegiata. La crescita delle merci in transito conferma, inoltre, la rilevanza del Canale di Suez quale importante via per il passaggio di ogni tipo di cargo. In questa direzione è di fondamentale importanza il potenziamento delle Zes, che rappresentano un’imperdibile opportunità di svolta per l’economia meridionale perché, valorizzando il legame strategico tra industria, logistica e porti, consentono lo sviluppo di aree industriali del Mezzogiorno ben più vaste di quelle individuate dai confini regionali.