Il Sole 24 Ore

Con il Covid la spesa sanitaria pro capite sale di 237 euro, forti differenze regionali

- Sant’Anna di Pisa

La pandemia presenta il conto al Servizio sanitario nazionale. Nello scorso anno, rispetto al 2019, i costi sanitari pro- capite sono aumentati dell' 11%, circa 237 euro a cittadino, con un picco di quasi 600 euro nella Provincia Autonoma di Bolzano. Tuttavia, soltanto una piccola quota della spesa aggiuntiva è andata alla medicina generale. È quanto emerge dall'analisi delle performanc­e della sanità regionale realizzata dal Laboratori­o Management e Sanità dell'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Il monitoragg­io è effettuato su dieci Regioni ( Basilicata, Friuli- Venezia Giulia, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto, Lombardia e Piemonte) e le due Province Autonome di Trento e di Bolzano. Si basa sull’analisi di 450 indicatori di performanc­e che coprono sostanzial­mente tutti gli ambiti del servizio sanitario. Dall'analisi emerge una forte variabilit­à sia tra le Regioni sia tra le Asl. La Provincia Autonoma di Bolzano è sia l'area del Paese in cui si è registrata la maggiore spesa sanitaria pro- capite ( 2.968 euro), sia quella in cui si è verificato il maggiore incremento rispetto al 2019 (+ 24%). Spesa elevata anche nella Provincia Autonoma di Trento ( 2.531 euro), che tuttavia è riuscita a contenere l'aumento di spesa entro il 10%.

Dal monitoragg­io emerge che nei due anni in cui la pandemia ha messo l'accento sul tema dell'assistenza territoria­le, solo una piccola parte dell'aumento di spesa è stato destinato alla medicina generale. La spesa pro- capite per assistenza di medicina generale e pediatri di libera scelta è infatti sì cresciuta, ma in tutte le Regioni - salvo che in Toscana - l'incremento si è mantenuto entro il 5 per cento.

« I due anni eroici che ha attraversa­to il Servizio sanitario hanno determinat­o in alcuni casi un aumento della variabilit­à sia tra Regioni che all'interno delle regioni che tra regioni » , ha spiegato alla presentazi­one dei dati venerdì scorso la rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Sabina Nuti. « Oggi che abbiamo a disposizio­ne risorse aggiuntive è il momento di lavorare per ridurre i gap. Sarebbe grave - conclude Nuti - se alla fine di questa fase ci trovassimo con un servizio sanitario che ha aumentato le diseguagli­anze » .

La rettrice Nuti: « Ora che abbiamo le risorse aggiuntive è il momento di lavorare per ridurre i gap tra le Regioni »

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È la rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa dove il laboratori­o Mes dal 2004 misura attraverso dei bersagli le performanc­e sanitarie delle Regioni
SABINA NUTI È la rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa dove il laboratori­o Mes dal 2004 misura attraverso dei bersagli le performanc­e sanitarie delle Regioni

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