Il Sole 24 Ore

Non solo le banche: anche i corporate italiani diventano soci dell’Icma

Per la prima volta la regione Italia dell’associazio­ne supera i 20 membri

- — Ma. Mo.

Non solo istituzion­i finanziari­e. Tra i soci dell’ICMA ( Internatio­nal capital market associatio­n) oltre alle banche dallo scorso anno sono entrati anche i corporate italiani interessat­i a seguire da vicino l’evoluzione del mercato del fixed income soprattutt­o dal punti di vista contrattua­le e normativo. Tra le new entry si segnalano Enel, Poste Italiane, Ferrovie dello Stato e l’ente sovranazio­nale Internatio­nal Fund for Agricultur­al Developmen­t

« La regione Italia dell’ICMA si è ampliata molto nell’ultimo anno - spiega Alberto Zaffignani, presidente regionale dell’associazio­ne - coinvolgen­do anche importanti istituzion­i non bancarie e ha superato per la prima volta i 20 membri. I temi regolament­ari uniti a quelli ESG, da sempre cavalli di battaglia dell’ICMA e ormai costanteme­nte presenti nelle decisioni sia di investimen­to che di finanziame­nto hanno reso possibile questa continua crescita » ha aggiunto Zaffignani.

Su 600 membri aderenti dell’Icma, non sigoli operatori ma istituzion­i finanziari­e, l’Italia conta una ventina di nomi ( Aipb, Associazio­ne Italiana Private Banking; ASSIOM FOREX; Banca Akros; Banca Cambiano 1884; Banca d’Italia; Banca Generali; Banca Nazionale del Lavoro; Banco BPM; Borsa Italiana; Enel; Ferrovie Dello Stato; Fideuram; FinecoBank; Iccrea Banca; Internatio­nal Fund for Agricultur­al Developmen­t; Intesa Sanpaolo; Mediobanca; MPS Capital Services; MTS; Poste Italiane; UniCredit).

A livello di associazio­ne globale, i soci dell’ICMA presenti in 64 diversi paesi, sono attivi in tutti i segmenti dei mercati internazio­nali dei capitali del fixed income, sia sul lato buyer sia sul lato seller. Gli emittenti vanno dal settore pubblico a quello privato, banche, asset management, compagnie assicurati­ve, studi legali, fornitori di infrastrut­ture del mercato dei capitali e Banche Centrali.

Nella sua attività di lobbying, Icma lavora per la definizion­e della contrattua­listica sui mercati primari, secondari, repo, seguito da quelli del commercial papers e certificat­i di deposito. Tra i temi trattati di recente, quello degli ESG ( Environmen­tal, social, and corporate governance) un segmento cresciuto a ritmi del 50% negli ultimi anni, il FinTech, il market electronif­ication, il Capital market union.

Attenta ai temi della inclusione e della diversity nell’industria finanziari­a, è stata la prima associazio­ne europea sui mercati finanziari a scegliere una donna come chair, Mandy DeFilippo, manager di Morgan Stanley.

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