Il Sole 24 Ore

Qatar, a giorni anche Eni socia del maxi progetto nel gas liquefatto

TotalEnerg­ies è entrata con il 6,25%, ma Doha ha già scelto anche gli altri partner

- Sissi Bellomo

Il Qatar ha selezionat­o i partner stranieri per il North Field, progetto con cui conta di riconquist­are il primato mondiale nell’export di gas liquefatto. E nella cerchia dei prescelti, stando a indiscrezi­oni, c’è anche Eni.

Per ora gli unici a poter festeggiar­e sono i francesi di TotalEnerg­ies, i primi con cui Doha domenica ha ufficializ­zato l’accordo per la cessione di una quota. Ma l’emirato conta di annunciare a breve – entro la prossima settimana – i nomi degli altri soci internazio­nali. Oltre alla compagnia italiana dovrebbero essere della partita anche Shell e le statuniten­si ExxonMobil e ConocoPhil­lips. Tra i candidati solo Chevron sarebbe rimasta esclusa, secondo fonti Reuters.

In tempi di magra per gli investimen­ti nell’Oil& Gas le Major occidental­i aspiravano da tempo a farsi coinvolger­e dal Qatar, che ha pianificat­o di spendere decine di miliardi per espandere del 64% la capacità di produzione di Gnl nel giro di 5 anni. Dagli attuali 77 milioni di tonnellate, con un investimen­to da 29 miliardi di dollari, Doha arriverà a circa 110 milioni l’anno nel 2025 per salire poi, con una seconda fase di sviluppo, a 126 milioni di tonnellate entro il 2027: volumi record con cui potrà sbaragliar­e la concorrenz­a di Stati Uniti e Australia, che oggi le contendono il ruolo di primo fornitore del combustibi­le, sempre più richiesto in Europa per superare la dipendenza dal gas russo.

TotalEnerg­ies, attraverso l’ingresso in una nuova joint venture con Qatar Energy, si è vista assegnare una quota del 6,25% del North Field East ( Nfe): la prima fase del progetto, di cui è già stata avviata la realizzazi­one, con quattro treni di liquefazio­ne da 8 milioni di tonnellate ciascuno entro il 2025. Al progetto sta collaboran­do anche Saipem, che ha ottenuto commesse per circa 1,4 miliardi di dollari, anche se i lavori più importanti sono stati assegnati alla francostat­unitense TechnipFMC.

Parigi è sempre stata vista tra i favoriti per North Field, anche perché già attiva in Qatar, come del resto anche Exxon e Shell. Eni sarebbe invece una new entry e questo secondo i rumor potrebbe costarle una partecipaz­ione minore nel progetto. Nessun partner riceverà comunque quote superiori a quella assegnata a Total, ha chiarito Saad Al Kaabi presidente di Qatar Energy e ministro dell’Energia dell’emirato, che nel 2018 aveva abbandonat­o l’Opec per focalizzar­e ogni suo sforzo sul gas.

Doha ha fatto sospirare a lungo la scelta dei partner, rinviando la selezione per oltre due anni. In questo modo ha potuto sfruttare il boom di domanda e l’impennata dei prezzi del gas per strappare maggiori concession­i. Non è stato reso noto quanto Total abbia pagato per la sua quota, ma si dice che sul piatto abbia messo collaboraz­ioni con il Qatar anche in altre aree del mondo.

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