Addio a Bosatelli, il capitano d’industria che ha fondato Gewiss
L’imprenditore che ha dato vita al gruppo bergamasco è mancato ieri notte
È morto ieri notte, all’età di 88 anni, Domenico Bosatelli, il fondatore della Gewiss, il gruppo bergamasco dell’elettrotecnica. Nato ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, il 3 dicembre 1933, Domenico Bosatelli ha fondato Gewiss nel 1970 sull’intuizione dell’uso del tecnopolimero nell’impiantistica elettrica, facendola crescere a livello internazionale fino a raggiungere una presenza in più di 100 Paesi al mondo e a contare oltre 1.600 dipendenti.
Sposato, con tre figli, Bosatelli è stato nominato Cavaliere del lavoro nel 1994 dal presidente Oscar Luigi Scalfaro e ha ricevuto la laurea honoris causa in Ingegneria meccanica dall’Università di Bergamo nel 2003. Nel corso della sua carriera imprenditoriale ha ricoperto la vicepresidenza dell’Anie, è stato presidente della Fiera Intel, presidente di Prosiel, membro della giunta federale della Confindustria nazionale nel comitato tecnico economia e impresa, fondatore del gruppo Materie plastiche presso l’Unione industriali di Bergamo e fondatore del Centro Europeo per lo sviluppo delle applicazioni plastiche Cesap. È stato
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inoltre vicepresidente della Confederazione degli imprenditori italiani nel mondo e vicepresidente della Camera di Commercio Italo Russa, consigliere della filiale di Bergamo della Banca d’Italia e presidente Luberg ( Associazione Laureati Università di Bergamo).
Nel 2021 la Gewiss, di cui da ultimo era presidente onorario, ha fatturato 450 milioni di euro, il 30% in più rispetto all’anno precedente. Tra i progetti più recenti di Domenico Bosatelli c’è Chorus Life, società di promozione e sviluppo immobiliare il cui core business consiste nei progetti di riqualificazione
Negli anni Settanta l’intuizione dell’uso del tecnopolimero nell’impiantistica elettrica
delle aree urbane: l’idea è quella di progettare un modello di città per il terzo millennio che ponga al centro la qualità della vita e il benessere della persona. « Se n’è andato un grande imprenditore italiano, bergamasco doc. Ci mancheranno il suo carisma visionario e il suo coraggio. Ci resta Chorus Life, il “quartiere delle tre generazioni”, il suo ultimo dono alla città » , ha scritto ieri in un tweet il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo.