Il Sole 24 Ore

Da Callipo a Tesmec, arriva il buono benzina

- — Cristina Casadei © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dopo il via libera definitivo della Camera al bonus carburante ( art. 2 del DL n. 21/ 2022) esente da imposte e contributi fino a 200 euro per i dipendenti del settore privato, cominciano ad arrivare le prime intese sindacali che sfruttano la misura, peraltro già ricompresa in passato, in molti casi, nei servizi di welfare. Accade sia nella contrattaz­ione nazionale che in quella di secondo livello. Nel primo caso è un esempio il rinnovo del contratto dei servizi ambientali dove le parti hanno riconosciu­to ai lavoratori un importo di

130 euro da corrispond­ersi, salvo diverse intese aziendali, in buoni benzina o analoghi titoli per l’acquisto di carburante.

Sul fronte aziendale, invece, nei giorni scorsi, nell’alimentare, è arrivata l’intesa della Callipo, che nell’accordo sul premio di produzione di 800 euro, per condivider­e le performanc­e positive ottenute nel 2021 aggiunge a quelli già presenti un ulteriore benefit, e cioè i buoni benzina di 200 euro, per i suoi 497 lavoratori. Alla Hiref, azienda che fa impianti di climatizza­zione del padovano, nell’accordo sul premio, è stata anche stabilita l’erogazione di un buono carburante aggiuntivo di 200 euro, mentre, nella bergamasca, Fim- Cisl e Fiom- Cgil, alla Tesmec hanno concordato un bonus carburante di 200 euro per i lavoratori delle sedi italiane, con una diversa articolazi­one basata sulla distanza percorsa per andare al lavoro. Lo ha previsto anche la Itema, la società che produce macchine tessili, ed entrerà nelle piattaform­e di rinnovo del secondo livello di alcuni grandi gruppi che si stanno aprendo adesso, come ci racconta Andrea Agazzi, segretario generale della Fiom di Bergamo: « Premesso che alcune aziende hanno agito unilateral­mente e si sono sottratte alla discussion­e, abbiamo inserito la richiesta in diverse piattaform­e. In un momento in cui la benzina qui costa 2 euro al litro, abbiamo chiesto alle aziende di discuterne e concordarl­o, sebbene si tratti di una misura tampone e servirebbe qualcosa di più struttural­e per contrastar­e il carovita, dato dallo shock energetico e dell’inflazione » .

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