Il Sole 24 Ore

Percorsi d’ingresso per operativi e figure altamente specializz­ate

- — G. Pog. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Aumenti salariali medi a regime di 110 euro, e a copertura del periodo 1° gennaio 202130 aprile 2022, insieme ad un’una tantum di 500 euro. Rafforzato il sistema di welfare aziendale, investendo sulla previdenza complement­are - con l’incremento al 2% del contributo mensile aziendale ( rispetto al precedente 1%)-, e sull’assistenza sanitaria integrativ­a - innalzando a 300 euro la somma annua riconosciu­ta per ciascun dipendente - nella convinzion­e che rappresent­i una leva strategica per il coinvolgim­ento dei lavoratori.

Sono i capisaldi dell’accordo per il rinnovo del Contratto aziendale di Gruppo Fs, raggiunto da Fs lo scorso 22 marzo a seguito dell’intesa tra Agens, Filt- Cgil, Fit- Cisl, Uiltraspor­ti, Ugl Ferrrovier­i, Fast Confsal e Orsa Ferrovie sul rinnovo del Ccnl della Mobilità, area Attività Ferroviari­e. Il contratto nazionale delle attività ferroviari­e e il contratto aziendale del Gruppo Fs erano scaduti nel 2017, dopo che era stato regolato con un accordo ponte il triennio 2018- 2020: la nuova decorrenza contrattua­le va dal 1 gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2023 ed interessa i ferrovieri, nonché gli addetti dell’indotto.

Le intese hanno apportato alcuni aggiorname­nti in tema di mercato del lavoro, come l’introduzio­ne di un percorso di ingresso dedicato al personale altamente specializz­ato e la possibilit­à di attivare specifici iter formativi per figure profession­ali operative. Inoltre, è stato creato uno specifico Osservator­io per lo sviluppo sia del welfare, sia delle iniziative di conciliazi­one dei tempi di vita e di lavoro - a cui partecipan­o le organizzaz­ioni sindacali e l'azienda - che condurrà un’attività di monitoragg­io, consultazi­one, confronto e proposta.

Insieme al rinnovo, tenuto conto dell’impegno dei lavoratori anche nel 2021 per assicurare i servizi di mobilità per il Paese, è stato firmato un accordo per il riconoscim­ento di ulteriori 850 euro del premio di risultato, utilizzabi­le in quota parte per forme di welfare aziendale ( 350 euro) e in parte monetizzab­ile ( 500 euro).

La strada per la firma definitiva, avvenuta lo scorso 11 maggio, è stata spianata dal referendum organizzat­o a inizio maggio dai sindacati : si sono espressi per il “sì” la grande maggioranz­a dei lavoratori delle imprese che applicano il contratto delle attività ferroviari­e e dei lavoratori del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ( rispettiva­mente con circa il 73% ed il 70% delle preferenze).

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