Fs potenzia i terminal di Bologna e Piacenza
I piani per la logistica
Il piano industriale 2022- 2031 del gruppo Fs ( Ferrovie dello Stato Italiane), che prevede oltre 190 miliardi di investimenti, con un impatto sull’economia nazionale stimabile in 2- 3 punti percentuali di Pil, riserva all’EmiliaRomagna circa 7,7 miliardi per l’avvio o il completamento di opere e servizi che punteranno a rafforzare il ruolo strategico della regione, sia per il trasporto dei passeggeri sia per il traffico delle merci. Per quanto riguarda la logistica, l’obiettivo del piano Fs è quello di incrementare i volumi di merce trasportati via ferrovia e il numero dei treni, attraverso la valorizzazione della rete di terminali – inland ( nell’entroterra) e portuali – presenti in regione.
Le merci
In quest’ottica, è fondamentale la realizzazione di nuovi terminal ferroviari intermodali merci, tecnologicamente avanzati e a bassissimo impatto sull’ambiente, con un investimento complessivo di circa 37 milioni di euro, come quello di Piacenza, il cui completamento è previsto nel 2024. Anche il nodo di Bologna vedrà potenziato il proprio ruolo nel trasporto delle merci su ferro, attraverso lo sviluppo di aree ferroviarie da destinare a uso intermodale e logistico. In particolare, sarà ulteriormente sviluppato il terminal ferroviario dell’interporto di Bologna. Il terminal collega l’Emilia Romagna con i porti principali del nord Italia: Genova, Livorno e La Spezia. L’impianto è collegato quotidianamente anche con il nord Europa e il sud Italia. Nel 2021 sono stati effettuati 1.765 treni ( 30 nel 2020).
Un altro terminal ferroviario strategico è quello di Marzaglia ( scalo di proprietà di Rfi): è situato in posizione adiacente alla linea ferroviaria Milano- Bologna e alla rete stradale e autostradale ( a 3 chilometri dal casello A1 Modena Nord) il che permette ottimi collegamenti con le aree produttive dell’Emilia Romagna. Realizzato con un investimento di 110 milioni di euro, dispone di 7 binari di cui 3 attivati a fine 2018, 2 operativi da novembre 2020 e 2 in funzione dalla primavera del 2021. Per il 2022 è atteso un ulteriore aumento dei collegamenti da e per i principali porti italiani e terminal inland, con l’obiettivo di raggiungere 98 treni settimanali ( 49 coppie). A servirsi del terminal sono, in particolare, due imprese ferroviarie con treni da e per La Spezia, Livorno, Genova e Ravenna. A proposito del porto di Ravenna, Rfi prevede il potenziamento della rete ferroviaria a servizio del comprensorio portuale, con la realizzazione di due nuove stazioni merci.
I passeggeri
Ogni giorno circolano in EmiliaRomagna quasi 900 treni regionali. Il servizio è gestito da Trenitalia Tper ( 70% Trenitalia 30% Tper). Grazie a un precedente investimento di circa 700 milioni di euro, la flotta di Trenitalia Tper è oggi la più giovane d’Italia e può contare su 39 Rock doppio piano e 47 Pop mono piano. Ulteriori 12 treni elettrici saranno acquistati con un finanziamento previsto dal Pnrr, insieme all’utilizzo dei fondi regionali e contributo soci. Particolare attenzione sarà riservata alle attività di manutenzione dei treni, con la svolta green dell’impianto di Bologna dedicato ai treni Rock e Pop. L’obiettivo è triplicare la quantità di energia fotovoltaica prodotta nell’impianto.