Il Sole 24 Ore

I nuovi piani della Roma dei Friedkin tra delisting e bonus per i tifosi- soci

Partita l’Opa per rilevare il 10% delle azioni gialloross­e ancora in Borsa a 0,43 euro La proprietà Usa in 22 mesi ha già immesso liquidità nel club per oltre 350 milioni

- Marco Bellinazzo

Delisting e fan engagement. Il futuro dell’As Roma, dopo la conquista della Conference League a Tirana a maggio, riparte da questi due elementi, strettamen­te connessi nella strategia della famiglia Friedkin e del ceo Pietro Berardi. La proprietà americana che in questi due anni ha immesso liquidità per oltre 350 milioni in una società in cui lo squilibrio tra ricavi e uscite è una costante da oltre un decennio, ha deciso ora di ritirare il club da Piazza Affari. L’Opa, partita ufficialme­nte il 13 giugno, è stata preceduta da una fase di stake- building che ha permesso ai Friedkin di rastrellar­e, con un investimen­to di 8,5 milioni, circa il 3% del flottante, salendo al 90% del capitale gialloross­o.

L’Opa che si concluderà l’ 8 luglio prevede un premio a 0,43 euro per azione sul rimanente 10,005% del capitale ( per un costo potenziale di 27 milioni). Dal punto di vista tecnico per ultimare il delisting occorrerà raggiunger­e una quota minima del 95 per cento. Ieri il titolo gialloross­o ha chiuso a 0,427. Quando la Roma di Franco Sensi nel 2000 debuttò a

Piazza Affari valeva 5,44 euro. Il dietrofron­t della Roma segna la fine di quella stagione, ormai anacronist­ica, in cui più di 30 club tentarono la via della quotazione. Oggi ne sono rimasti in campo 22 e pochi nei campionati top ( Juve e Lazio in Italia, Manchester United in Premier).

La scelta della Roma risponde ad un’esigenza di velocità e flessibili­tà nelle decisioni, di semplifica­zione della governance, tagliando adempiment­i e costi, a partire dalle comunicazi­oni alla Consob ( che peraltro creano indubbie disparità rispetto ai club non quotati). Di fondo, c’è poi una scommessa della famiglia Friedkin, convinta di poter valorizzar­e il club nei prossimi due/ tre anni, restituend­ogli piena sostenibil­ità e autonomia ( nel biennio 2019/ 21 il deficit complessiv­o ha sfiorato i 390 milioni), e arricchend­olo di asset come lo stadio che potrebbero dare al 10% da ricomprare in Borsa oggi un prezzo molto più alto.

La ricostruzi­one di una Roma, protagonis­ta in Italia e in Europa, con Josè Mourinho in panchina, passa chiarament­e da un rilancio dei ricavi, vero tallone d’Achille della gestione precedente. Nonostante i passi avanti sul fronte della internazio­nalizzazio­ne del brand e delle sponsorizz­azioni e la creazione di una media company interna, i proventi della gestione ordinaria ( diritti tv nazionali, stadio e aria commercial­e) sono sempre stati sotto i 200 milioni a fronte di un costo del lavoro ( ingaggi più ammortamen­ti dei cartellini) che nel biennio 2019/ 21 è stato mediamente sopra i 260.

Per far ripartire i ricavi la nuova Roma punterà perciò a partner internazio­nali più coerenti alle proprie strategie di business ( novità sono atsold out consecutiv­i all’Olimpico e soprattutt­o con i 18.653 ragazzi tra i 17 e i 25 anni portati allo stadio per RomaBodo o i 9340 under 16 per Roma- Salernitan­a. Un miracolo consideran­do la crescente disaffezio­ne dei teenagers verso il calcio nella sfida dell’entertainm­ent globale. Questi giovani andranno coinvolti con politiche di prezzo adeguate e parlando il loro linguaggio dai social agli Nft di Socios ( strada che la Roma intende perseguire con cautela). Risponde alla stessa logica - avere non piccoli azionisti ma grandi tifosi - il loyalty program associato al delisting. Chi svestirà i panni di piccolo azionista, potrà usufruire di vari vantaggi, dalla scontistic­a per il merchandis­ing alla possibilit­à di incontrare l’allenatore, o essere ospiti a cena di Dan e Ryan Friedkin.

 ?? GETTYIMAGE­S ?? Conference cup.
Dan e Ryan Friedkin festeggian­o il trofeo a Tirana
tese a breve) e a confermare i risultati straordina­ri di fine stagione, con i
GETTYIMAGE­S Conference cup. Dan e Ryan Friedkin festeggian­o il trofeo a Tirana tese a breve) e a confermare i risultati straordina­ri di fine stagione, con i

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy