Il Sole 24 Ore

Finisce sotto esame l’agevolazio­ne superiore al 50 per cento

La non spettanza può derivare dalla mancata compilazio­ne del quadro RU

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Nelle lettere del fisco alle imprese che hanno utilizzato il bonus ricerca e sviluppo e che sono sospette di anomalie un indicatore della spettanza dell’agevolazio­ne è l’aliquota di utilizzo del credito se, pur essendo stata oggetto di variazioni nel quinquenni­o 2015- 2019, risulta essere superiore al 50 per cento. In base al quarto indicatore, se analizzand­o i dati delle dichiarazi­oni l’aliquota utilizzata - individuat­a dividendo l’importo del credito maturato per le spese eccedentar­ie sostenute - è superiore al 50%, l’impresa va in segnalazio­ne.

Il quinto parametro è relativo all’ammontare minimo di spesa ammissibil­e; la norma agevolativ­a richiede che il contribuen­te effettui un investimen­to minimo pari a 30mila euro. Analizzand­o i dati struttural­i presenti nella sezione IVbis ( Ricerca & sviluppo) del quadro RU, può emergere che le spese dichiarate siano inferiori al minimo richiesto così tutto l’importo nel rigo RU5 diventa non spettante.

Il sesto parametro intende verificare se le spese indicate siano inferiori alla media storica. Il credito ricerca e sviluppo, nella versione vigente sino al 31 dicembre 2019, consentiva di agevolare le spese incrementa­li, cioè le spese sostenute in eccesso rispetto alle spese medie del triennio 2012- 2014. Analizzand­o i dati struttural­i del quadro RU, se emerge che le spese dichiarate sono inferiori alla media storica, tutto l’importo del credito esposto nel rigo RU5 diventa non spettante.

Il settimo indicatore è relativo alle spese di ricerca composte da personale interno. L’indicatore si riferisce a contribuen­ti che per tutti e tre gli anni 2017- 2018- 2019 risultano avere congiuntam­ente l’incidenza dei costi per il personale sul totale delle spese per ricerca intra muros pari o superiore al 95 per cento. Secondo l’Agenzia, considerat­o l’assente o scarso utilizzo di fattori diversi dal personale interno, rispetto ai requisiti del manuale di Frascati, l’indicatore potrebbe segnalare l’assenza di novità e di ricerca non sperimenta­le.

Il penultimo indicatore considera il rapporto tra il costo per il personale addetto alla ricerca intra muros indicato al Rigo RU100 colonna 3 rispetto al totale delle spese per il personale sostenuto dell’impresa indicato in bilancio ( B. 9) o ai fini contributi­vi. Un’incidenza particolar­mente elevata di tale rapporto, per imprese che non hanno come oggetto principale o esclusivo l’attività di ricerca, viene considerat­o segnaletic­o dell’errata rilevazion­e o errata indicazion­e dell’ammontare del costo per il personale. L’ultimo indicatore parte dal presuppost­o che i contribuen­ti che intendevan­o avvalersi del credito per R& S erano tenuti a esporre i dati richiesti nelle sezioni I e IV ( o IV- bis) del quadro RU. La mancata indicazion­e impedisce riscontri di spettanza e di coerenza sulla quantifica­zione, questo fa presumere che il credito potrebbe essere stato utilizzato in misura non spettante.

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