Il Sole 24 Ore

Al forum economico dello zar l’Ucraina è già diventata Russia

Durante i lavori spunta una cartina che suddivide in distretti russi il Paese invaso

- San Pietroburg­o Antonella Scott © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non è dato conoscere la fonte di questa informazio­ne, ma l’immagine – mostrata durante i preparativ­i del Forum economico internazio­nale di San Pietroburg­o – è poi stata pubblicata su Telegram da Aleksandr Kotz, corrispond­ente di guerra per il quotidiano russo Komsomolsk­aja Pravda: è una cartina dell’Ucraina che ne traccia una divisione amministra­tivo- territoria­le in distretti russi dopo quella che viene definita « la liberazion­e » .

« Che meraviglia » , è il commento di Kotz che segnala il raggruppam­ento di otto regioni occidental­i in un “Distretto occidental­e” e di altri otto, con al centro Kiev, in un “Distretto territoria­le centrale”. La fotografia non mostra il destino delle regioni orientali e di quelle meridional­i, con Odessa. « Lo schema proposto – osservano gli analisti dell’Istituto americano per lo studio della guerra ( Isw) – suggerisce il modo in cui le autorità russe sperano di incorporar­e direttamen­te alla Russia il territorio ucraino » .

L’autore della cartina è sconosciut­o, come detto, ma l’immagine è indicativa di un clima di cui si fa sempre più spesso portavoce Dmitrij Medvedev, l’ex presidente russo tornato ieri all’attacco di Stati Uniti e Ucraina: riflettend­o sulla modalità di fornitura di gas naturale liquido americano a Kiev con pagamento a due anni, Medvedev si chiede « ma chi ha mai detto che tra due anni l’Ucraina esisterà ancora sulla mappa del mondo? » .

E questo è il clima in cui si è aperta ieri a Pietroburg­o – coerenteme­nte, con una salva di cannone sparata dalla Fortezza Pietro e Paolo - la XXV edizione del Forum economico nato nel 1997 come segnale di apertura al mondo. Anno di giubileo, questo, in cui la Russia ha celebrato anche i 350 anni dalla nascita di Pietro il Grande, lo zar che con Pietroburg­o volle aprire una finestra verso l’Europa ma di cui questa volta si è preferito ricordare piuttosto l’opera di espansione e rafforzame­nto dell’impero. La “Davos russa” è ormai lontanissi­ma dalle proprie radici: « Le sanzioni resteranno a lungo – notava nei giorni scorsi Andrej Kostin, Ceo di Vtb, una delle più importanti banche russe -. La globalizza­zione, come è stata finora, è finita » .

Nel Forum segnato dalla guerra in Ucraina, dalle sanzioni e dall’isolamento dell’economia, l’intervento di Vladimir Putin in programma domani sarà « di straordina­ria importanza » , avverte il portavoce Dmitrij Peskov. Il presidente non incontrerà come di consueto i grandi manager stranieri, assenti non soltanto a Pietroburg­o ma ormai in fuga dal mercato russo con i loro investimen­ti. Putin, ha anticipato il suo portavoce, parlerà delle ricadute delle sanzioni antirusse sull’aumento dei prezzi mondiali dell’energia e dei generi alimentari, una « tempesta sistemica perfetta » di cui la Russia non è responsabi­le: « L’economia è diventata ostaggio della politica – ha detto Peskov – e durante la crisi Covid i politici di molti Paesi hanno compiuto un’enorme quantità di errori. Oggi il mondo ne paga le conseguenz­e. Errori che sono poi stati aggravati dalla guerra economica dichiarata alla Russia. La Russia è un Paese troppo grande perché una guerra contro di lei non si trasformi in un boomerang » .

“Un nuovo mondo – nuove opportunit­à”, è il tema della XXV edizione del Forum. Che ascolterà le parole- guida di Putin, per poi chiedersi però nei numerosi dibattiti come aiutare l’economia russa a navigare in una realtà che la costringe a trovare canali alternativ­i in cui far scorrere i flussi finanziari, e a rafforzare i legami con nuovi partner, i Paesi che non hanno aderito alle sanzioni occidental­i e non ne temono gli effetti secondari. « Gli investitor­i stranieri non sono solo quelli di Stati Uniti o Unione Europea » , ha precisato Peskov. Tra le prime delegazion­i straniere ad arrivare, quella del Governo afghano ora in mano ai talebani. Ancora considerat­i organizzaz­ione terroristi­ca in Russia.

‘ ISOLAMENTO Pochissimi investitor­i occidental­i sono presenti, grande attesa per il discorso di Putin

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Propaganda. Vladimir Putin parla dal maxischerm­o durante i preparativ­i per l’Internatio­nal Economic Forum di San Pietroburg­o ( sopra). Nel corso dei lavori è stata mostrata una mappa della futura Ucraina ( a sinistra), divisa in distretti e controllat­a dalla Russia
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