Il Sole 24 Ore

Cida, Cuzzilla al vertice: priorità alla governance

I punti chiave dell’agenda: pensioni, fisco, sanità, territori, politiche inclusive

- Claudio Tucci

« Le tre crisi, bellica, energetica e pandemica, che oggi frenano la ripresa e impattano su lavoro e consumi, che ci auguriamo di superare presto, offrono una grande opportunit­à a dirigenti e alte profession­alità, spina dorsale del Paese, quella di essere architetti di una ricostruzi­one etica, morale, civile e culturale dell’Italia » . Sono le prime parole di Stefano Cuzzilla, eletto ieri all’unanimità presidente di Cida, la rappresent­anza sindacale per la dirigenza e le alte profession­alità di tutti i settori socio produttivi, pubblici e privati, che vanta un network di 10 federazion­i che rappresent­ano circa 1 milione di dirigenti ( attraverso i Ccnl sottoscrit­ti).

L’era Cuzzilla, già a capo di Federmanag­er e 4. Manager, l’associazio­ne costituita da Federmanag­er e Confindust­ria, si apre con un impegno preciso: “spingere” la confederaz­ione verso un nuovo modello di governance più funzionale e incisivo. « Fisco, pensioni, sanità, rapporti con i territori, politiche inclusive e rappresent­atività in ambito europeo: sono questi i punti cardine su cui lavoreremo - ha spiegato al Sole24Ore il neo presidente Cuzzilla -. Vogliamo che la nostra dirigenza, pubblica e privata, sia rappresent­ata nei tavoli su cui si determina il futuro dell’Italia, a partire dall’attuazione del Pnrr » .

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