Giovani- Editori, banchieri e manager a confronto sugli scenari della ripresa
Knot ( Banca centrale Olanda): « L’inflazione adesso è troppo alta, inaccettabile »
« Dopo otto anni di inflazione bassa, ora è troppo alta, è inaccettabile » . Quando il numero uno della Nederlandsche Bank, Klaas Knot, ieri ha pronunciato queste parole dal palco di “Young Factor”, davanti a una platea di oltre 400 studenti, la Bce aveva da poco comunicato al mondo finanziario il lancio del suo scudo anti- spread per tenere a bada i mercati finanziari, in subbuglio in questi giorni a causa dei timori sui rialzi del costo del denaro per frenare l’inflazione. E così le sue parole sono state in diretta uno dei primi commenti ( lui è anche componente del consiglio direttivo della Bce) a quello che, solo poche ore prima, era stato deciso ai piani alti dell’Eurotower.
L’annuncio a sorpresa di Francoforte, infatti, ha avuto il merito di accendere ancora di più i riflettori sull’evento milanese, vista la presenza di diversi banchieri centrali che potevano essere interpellati quasi in diretta rispetto alle decisioni della Bce ( alcuni poi, come Joachim Nagel, capo della Deutsche Bundesbank, hanno dato forfait proprio a causa della convocazione improvvisa del summit).
Il convegno, promosso dall’Osservatorio Permanente GiovaniEditori presieduto da Andrea Ceccherini, ha spaziato su diversi temi: dalla crescita europea alle disuguaglianze, passando per l’educazione finanziaria ( con il presidente dell’Acri, Francesco Profumo), bitcoin e gender gap nelle aziende. In Italia « sono solo il 3% le donne nel ruolo di ceo in Italia, sono in tutto 16, e solo il 7% in Europa, una percentuale troppo piccola per essere soddisfatti » ha spiegato l’amministratrice delegata de Il Sole 24 Ore, Mirja Cartia d’Asero, intervistata da Maria Latella, giornalista di sky Tg 24 e Radio 24 che ha condotto, assieme ai diversi intervistatori, tutti i panel della seconda giornata. L’ad, affiancata sul palco dalla presidente di Borsa Italiana, Claudia Parzani, ha ribadito più volte come, rispetto al peso delle donne nella finanza, sia « un momento fortunato » , citando Janet Yellen, Ursula von der Leyen e Christine Lagarde, numero uno della Bce. E questo proprio nelle stesse ore in cui gli occhi dei mercati mondiali erano puntati sulle mosse della Banca centrale europea.
L’ipotesi di uno scudo antispread ha così tenuto banco in quasi tutte le interviste. Il grande mattatore della mattinata è stato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, che ha messo in guardia la platea di Palazzo Mezzanotte dall’eccessiva dipendenza dell’Italia dal sostegno della Bce. Lo scudo anti- spread? « Può essere utile per far rendere conto al mercato che non è il momento della speculazione » ma l’Italia metta in campo dei piani « che riducano la dipendenza dalla Bce » , anche se « non abbiamo un problema di sostenibilità del debito pubblico, questo deve essere un messaggio chiaro » .
Il banchiere, interloquendo con gli studenti, li ha rassicurati sulla tenuta reale dell’economia italiana che, secondo lui, non giustifica tutta questa agitazione sui mercati: « La crescita è influenzata, purtroppo, dall’inflazione ma i fondamentali dei Paesi europei sono solidi. E in particolare, i fondamentali dell'Italia sono solidissimi » , anche se « abbiamo qualche elemento di sensibilità, legato a debito pubblico e alla crescita » . Messina ha cercato di scacciare anche il temuto spettro della stagflazione ( cioè bassa crescita e prezzi dei beni alle stelle): « Perché parlare di stagflazione? Non c'è – ribatte alle domande degli studenti – e quindi cerchiamo di un avere approccio, non dico ottimista, ma realista » . Altro nodo è quello dei divari all’interno della società italiana: « È responsabilità dei governi accelerare sulla crescita, ma sempre con grande attenzione alle disuguaglianze » .
A Knot, invece, è toccato il compito, non agevole, di spiegare quello che sta facendo in queste ore la Bce per rasserenare gli investitori sulla tenuta dei debiti sovrani: « Abbiamo deciso di attivare la flessibilità nell’attività di reinvestimento » sui programmi di acquisto dei titoli di Stato, avviati durante il Covid per stabilizzare i mercati, ma « se non bastasse state tranquilli, siamo pronti » . Il banchiere centrale olandese ha poi soddisfatto la curiosità degli studenti sui bitcoin. Il loro valore « è solo quello che la persona, a cui pensate di poter vendere una criptovaluta, sarà disposta a pagare, quindi sono solo un investimento speculativo molto più di altri titoli. Non dico che siano da vietare, la gente va anche al casinò, però bisogna essere consapevoli di quello che si fa » .