Il Sole 24 Ore

Moby, sì dei bondholder al piano

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La ristruttur­azione dei traghetti Moby procede a larghi passi in acque più sicure. Fonti vicine al dossier danno per certo il risultato positivo dell'assemblea degli obbligazio­nisti che hanno votato a larga maggioranz­a e senza voti contrari a favore della ristruttur­azione aziendale proposta per il gruppo della famiglia Onorato. Il piano di salvataggi­o ha anche il sostegno del gruppo Msc della famiglia Aponte. Dopo essersi infatti impegnato, nel marzo scorso, ad effettuare un aumento di capitale da 81 milioni di euro, in cambio del 25% delle azioni di Moby, Msc ha dato la disponibil­ità a investire altre risorse.

Sarebbe così pronto a un'iniezione di ulteriori 50 milioni di euro, nel caso in cui Moby non riuscisse a cedere la sua divisione Rimorchiat­ori al prezzo previsto, come indicato nel piano, e sarebbe disposto a mettere sul piatto pure ulteriori 19 milioni come risorse aggiuntive per la ricapitali­zzazione.

Msc sarebbe anche pronta a garantire le navi di nuova costruzion­e commission­ate dal gruppo Onorato in Cina, che dovrebbero essere disponibil­i nel 2023.

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