Alla Wto schiarita sui dazi dei download
Deroga sui brevetti Covid Sussidi a pesca e agricoltura gli altri dossier sul tavolo
Con molta fatica, la Wto cerca di scuotersi dal torpore. Gli accordi discussi alla Conferenza ministeriale di Ginevra sono di portata minore, ma simbolica: deroghe sui brevetti dei vaccini anti- Covid, sussidi alla pesca e all’agricoltura, moratoria dei dazi sui download di file elettronici. Su quest’ultimo punto ( salvo colpi di scena), ci sarebbe il via libera preliminare all’ennesima proroga che esenta da tariffe, per altri due anni, film, app, software o musica: si procede così dal 1998.
Per provare a trovare l’unanimità tra i 164 Paesi membri, la Wto ha deciso mercoledì di prolungare i lavori del vertice, che doveva chiudersi il 15 giugno. Un giorno in più per superare l’opposizione a tutto campo esercitata dall’India. Le trattative sono andate avanti a oltranza nella notte. Le parole del ministro del Commercio, Piyush Goyal, nel pomeriggio, erano sembrate come una luce verde: « Prenderemo alcune decisioni consistenti, probabilmente per la prima volta dopo anni. L’India è convinta che questo si rivelerà uno dei vertici di maggior successo che la Wto abbia visto da molto tempo » .
Mercoledì, le possibilità di un accordo erano precipitate. In carica da poco più di un anno, la direttrice generale della Wto, Ngozi Okonjo- Iweala, ha cercato in tutti i modi di ottenere risultati, per evitare di cristallizzare l’immagine fallimentare di una organizzazione sull’orlo dell’irrilevanza. Per riuscirci, occorreva andare contro la corrente a tratti travolgente della deglobalizzazione e del revival dei nazionalismi, dopo la guerra dei dazi scatenata da Donald Trump, le tentazioni autarchiche alimentate da pandemia e shock delle supply chain, e con un conflitto aperto in Ucraina, che ha avvelenato ancora di più il clima politico internazionale.
Molto atteso, per quanto tardivo, era l’accordo sulla deroga sui brevetti dei vaccini anti- Covid. Un’intesa preliminare era stata raggiunta a marzo tra India, Sudafrica ( che l’hanno invocata a gran voce), Stati Uniti e Unione Europea. Durante i lavori era arrivato anche il via libera del Regno Unito. Un’intesa necessaria a porre fine all’iniquità « moralmente inaccettabile » dell’accesso ai vaccini nelle nazioni più povere, secondo Okonjo- Iweala.
Di taglio dei sussidi alla pesca, per fermare il sovrasfruttamento degli oceani, si discute invece da venti anni: ieri, se le resistenze indiane sembravano superabili con un compromesso, si sarebbe però messa di traverso la Cina.
La Wto e il multilateralismo ne escono malconci: serve una profonda riforma delle regole ( a Ginevra si è provato a fissare una road map), che permetta anche di superare la paralisi del suo organo più incisivo, il tribunale delle dispute commerciali, bloccato dagli Stati Uniti. « La conferenza ha mostrato in modo chiaro le crescenti disfunzioni che impediscono iniziative collettive nella Wto » , afferma Jake Colvin, presidente del National Foreign Trade Council di Washington, aggiungendo che gli Stati che fanno « ostruzionismo » non dovrebbero essere premiati.
‘ LA MARATONA
Dopo il rinvio di un giorno, i lavori si sono prolungati nella notte per superare le ultime resistenze