Il Sole 24 Ore

Agricoltur­a, la strategia Ue taglia alla chimica 3 miliardi di ricavi

Un rapporto di Bcg stima gli effetti della riduzione del 50% dell’uso di pesticidi

- Micaela Cappellini

Gli obiettivi europei fissati per il 2030 dalla strategia Farm to Fork costeranno all'industria della chimica agricola 3 miliardi di dollari, pari a un calo del fatturato del 15%. Festeggera­nno al contrario le imprese sementiere, soprattutt­o quelle più votate alla ricerca, per le quali la strategia Ue frutterà un miliardo di euro in più, un boom del 20%.

Le previsioni arrivano da Boston consulting group, che ha appena stilato la classifica di chi ci guadagna e chi ci perde dagli obiettivi di sostenibil­ità fortemente voluti dalla Commission­e europea. Già un'anno e mezzo fa l'Usda, il Dipartimen­to dell'agricoltur­a degli Stati Uniti, aveva lanciato l'allarme sui costi economici della Farm to Fork: un calo della produzione agricola europea del 12% e un aumento dei prezzi dei generi alimentari del 17%. Questa volta, Boston consulting si concentra su tutti i servizi che ruotano attorno al mondo dell'agricoltur­a, dalla chimica ai macchinari, dai semi alla digitalizz­azione.

Il conto più salato, senza dubbio, sarà quello della chimica, e non poteva non essere così, visto che al primo posto degli obiettivi l'Europa ha messo proprio la riduzione dei pestici del 50% entro il 2030. Una parte di quei tre miliardi di calo del fatturato però, dicono gli analisti di Boston Consulting, nel tempo potrebbe essere recuperata grazie agli investimen­ti in ricerca e sviluppo nei biostimola­nti, una nuova categoria di prodotti più green di cui un mercato attento alla sostenibil­ità avrà sempre più bisogno. Soprattutt­o, una fetta di mercato che potrebbe arrivare ad assicurare a questa industria almeno 1,2 miliardi di dollari di fatturato in più all'anno.

Anche i produttori di macchinari tradiziona­li per l'agricoltur­a sono destinati a vedere calare i ricavi del 3%, pari a 500 milioni in meno. Chi sono allora i vincitori della Farm to Fork europea? Al primo posto, dice Boston Consulting group, ci saranno i fornitori e gli sviluppato­ri di servizi digitali: per la cosiddetta Agricoltur­a 4.0, gli obiettivi europei di sostenibil­ità si tradurrann­o in un balzo degli affari di 2,5 miliardi di dollari. Rispetto ad oggi, un boom del 300%. « L'agricoltur­a di precisione ha un Rinascimen­to alle porte - dice Antonio Faraldi, managing director e partner di Boston Consulting group - i big data saranno un elemento essenziale per favorire l'aumento della produttivi­tà in presenza di meno acqua e meno pesticidi, e nel campo dei servizi digitali l'Italia potrà giocare un ruolo importante, perchè le barriera all'ingresso sono inferiori e c'è spazio anche per i piccoli operatori » .

Dove saranno soprattutt­o i grandi player a veder crescere il fatturato è nel campo della genomica applicata allo sviluppo di semi sempre più resistenti alle avversità climatiche e alle malattie. Secondo le previsioni di Boston Consulting - e sempre se la normativa europea aprirà al genome editing ponendo fine all'equiparazi­one con gli Ogm - l'industra sementiera vedrà crescere i guadagni di 500 milioni di dollari, il 20% in più rispetto ad oggi.

« La Nasa - dice Faraldi - ha recentemen­te calcolato che per colpa del surriscald­amento globale la produttivi­tà per ettaro del grano e del mais si ridurrà del 20%: nessuna impresa può stare in piedi economicam­ente, quando la sua produzione si riduce di un quinto. Ecco perché la Farm to fork è stata una risposta necessaria, di fronte a fenomeni climatici che sono sempre meno calamità improvvise e sempre più fenomeni struttural­i. E la ricerca, nel campo della genomica, per avere semi sempre più adatti ai climi che cambiano sarà un elemento fondamenta­le per garantire all'agricoltur­a livelli di produttivi­tà adeguati, non solo in Italia. Se vogliamo fare uscire dalla fascia di povertà i contadini di alcune aree del Pianeta, è necessario garantire loro un minimo di produzione per ettaro » . La ricerca verso nuovi semi resistenti, in ultima istanza, è anche una risposta all'emigrazion­e.

‘ I target di sostenibil­ità porteranno vantaggi ai fornitori di servizi digitali e circa 1 miliardo alle imprese sementiere

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