Il Sole 24 Ore

Editoria, Agcom approva il regolament­o attuativo della direttiva copyright

Il sottosegre­tario Moles: in un anno messi 830 milioni a disposizio­ne della filiera

- Andrea Biondi

In poco più di un anno sono stati messi « circa 830 milioni di euro a disposizio­ne di tutta la filiera » , a cominciare dal Fondo straordina­rio dell’editoria. « Il sostegno al sistema editoriale certificat­o è uno strumento che consente di mettere la profession­alità degli addetti ai lavori a servizio della lotta della disinforma­zione » .

Così il sottosegre­tario all’Editoria, Giuseppe Moles, intervenen­do al Forum Pa sul tema delle sfide con cui l’editoria si trova e si troverà a fare i conti nel contesto della trasformaz­ione digitale.

Un intervento, quello del sottosegre­tario Moles, che cade a un giorno di distanza dall’approvazio­ne, da parte di Agcom, del regolament­o attuativo della direttiva copyright che nei prossimi giorni sarà messo in consultazi­one, per 30 giorni, prima della sua versione definitiva. « Noi abbiamo posto in essere una formulazio­ne normativa innovativa che per la prima volta non segue quella di altri Paesi Ue, ma pare sia fonte ispirazion­e per altri » , ha aggiunto il sottosegre­tario all’Editoria valutando la scelta italiana come « una forma di mediazione » tra un recepiment­o duro e uno più morbido, con « obbligo di negoziazio­ne in buona fede » , permettend­o « all’Agcom di poter essere chiamata in causa se il negoziato non raggiunge l’obiettivo lasciando però spazio agli attori di rivolgersi al giudice ordinario » .

In questo quadro Moles è convinto che con il regolament­o si « darà sostegno a tutto il sistema editoriale italiano. E di conseguenz­a, ci aiuterà contro disinforma­zione » .

Alla base di tutto c’è la direttiva europea sul copyright che introduce norme che riconoscon­o agli editori, sia in forma singola sia associata, un diritto connesso per l'utilizzo delle loro pubblicazi­oni di carattere giornalist­ico. Che si tratti di colossi del web o anche di società di media monitoring la partita va avanti da lungo tempo e, nel caso delle società di rassegne stampa, si è spostata nelle aule di tribunale.

In consultazi­one sarà messo dunque uno schema di regolament­o che dà attuazione all’articolo 43- bis della legge sul diritto d’autore. « Sulla scorta dei criteri indicati nel citato art. 43- bis – si legge nella nota dell’Agcom – l'Autorità ha tracciato un modello per la sua ( dell’equo compenso per gli editori, ndr.) determinaz­ione, operando già in questa fase una distinzion­e tra prestatori di servizi e le imprese di media monitoring e rassegna stampa, in ragione delle differenze struttural­i relative ai servizi offerti » La questione, ricorda Agcom, è quella « dell’equa distribuzi­one del valore generato dallo sfruttamen­to sulla rete di una “pubblicazi­one di carattere giornalist­ico” tra l’editore ( titolare del diritto) e le piattaform­e che veicolano questi contenuti online. L’obiettivo è quello di fissare un “equo compenso” a favore dell’editore » .

Il metodo « che l’Autorità sottopone a consultazi­one pubblica – si legge ancora nella comunicazi­one di Agcom – mira a incentivar­e accordi tra editori e prestatori secondo criteri di ragionevol­ezza e proporzion­alità, ispirandos­i alle pratiche commercial­i e ai modelli di business adottati dal mercato » .

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ADOBESTOCK Tutela dell’editoria. In un anno 830 milioni a disposizio­ne della filiera
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GIusEppE MoLEs Sottosegre­tario all’Editoria

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