Domande & risposte
Pubblichiamo alcune risposte degli esperti ai quesiti dei lettori del Forum abbinato a Telefisco. Altre risposte saranno pubblicate d20 giugno nella sezione Forum del sito: ilsole24ore. com/ telefisco- giugno
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Una società di persone intende pagare il 9% integrativo ( aveva pagato il 3%) per il riallineamento fiscale dell’avviamento da dedurre in 18 anni. Avendo lo scorso anno scelto anche di affrancare al riserva ( al 10%), può adesso rinunciare ad affrancare quest’ultima e richiedere il rimborso o compensazione della prima rata versata?
La risposta al quesito è negativa, atteso che, come confermato anche di recente dalla Cassazione, ogni affrancamento e, con esso, il versamento della relativa imposta sostitutiva, non è emendabile in quanto frutto di una libera scelta del contribuente, salvo che si tratti di errore obiettivamente riconoscibile ed essenziale ai sensi dell’articolo 1428, Codice civile ( ordinanza 18557/ 2022).
Marco Ligrani
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Un dipendente di un professionista ha effettuato presso il medesimo la pratica professionale per l’iscrizione all’Ordine dei dottori commercialisti ultimata nell’anno 2015. È rimasto dipendente fino alla fine del 2021. All’inizio del 2022 si è dimesso e si è iscritto all’Albo, continuando a fatturare prevalentemente verso il proprio ex datore di lavoro. Può accedere al regime forfettario per gli anni 2022 e seguenti?
La lettera d- bis, comma 57 della legge 190/ 2014 preclude l’accesso al regime forfetario alle persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano in corso nei due precedenti periodi d'imposta. La stessa norma dispone che tale preclusione non opera per i soggetti che iniziano una nuova attività dopo aver svolto il periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni.
La circolare 9/ E/ 2019 precisa poi che tale esclusione è limitata ai soli lavoratori autonomi.
Nel caso in esame, il contribuente riferisce di aver svolto la pratica professionale ma di averlo fatto in qualità di dipendente. Pertanto, nel caso in cui il contribuente operi prevalentemente nei confronti del suo ex datore di lavoro, trova applicazione la preclusione di cui al citato comma 57. Si precisa che la verifica del requisito della prevalenza va effettuata solo al termine del periodo d'imposta. Pertanto, in assenza di altre cause ostative e nel rispetto dei requisiti di legge, il contribuente potrà applicare il regime forfettario e poi, a fine anno, valutare se scatta o meno la causa ostativa.
Alessandra Caputo
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Se non si imputano in tutto o in parte gli ammortamenti al conto economico si devono calcolare le imposte differite?
Il calcolo delle imposte differite dipende dal comportamento seguito dal punto di vista fiscale. Se si sceglie di non dedurre gli ammortamenti mediante una variazione in diminuzione nella dichiarazione dei redditi, le imposte coincidono con quelle di competenza civilistica, e non si pone il problema di calcolo delle imposte differite. In caso di deduzione, invece, occorrerà stimare queste imposte, visto che a livello fiscale la deduzione viene anticipata rispetto all'imputazione al conto economico.
Primo Ceppellini
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È obbligato alla fatturazione elettronica dal 1° luglio un forfettario che ha aperto la partita Iva ad aprile 2022 e che ragguagliato all’anno non supera i 25mila euro di fatturato?
La risposta è negativa. In base all'articolo 18 del Dl 36/ 2022 l'obbligo di fatturazione elettronica si applica a partire dal 1° luglio 2022 per i soggetti che nell'anno precedente abbiano conseguito ricavi ovvero percepito compensi, ragguagliati ad anno, superiori a 25mila euro, e a partire dal 1° gennaio 2024 per i restanti soggetti. Di conseguenza, per il contribuente l'obbligo di fatturazione elettronica scatterà dal 1° gennaio 2024. Angelo D’Ugo