Il Sole 24 Ore

Putin: ok a Ucraina nella Ue e al piano Onu per il grano Xi: tra noi solida collaboraz­ione

- Antonella Scott

« La Ue non è un’organizzaz­ione militare, quindi la Russia non è contraria all’adesione dell’Ucraina. Accogliamo inoltre con favore il dialogo con l’Onu sul grano » ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, al Forum Economico di San Pietroburg­o. Il presidente cinese, Xi Jinping: « Tra Cina e Russia solida collaboraz­ione » .

Il leader del Cremlino: « La Ue va contro gli interessi economici degli europei »

Propaganda in diretta: « Le sanzioni contro la Russia non funzionano »

« I veri interessi degli europei e del business dei loro Paesi vengono messi da parte, l’Unione Europea ha perduto la propria sovranità » : la risposta di Vladimir Putin all’accelerazi­one nella marcia di avviciname­nto dell’Ucraina all’Unione Europea è nel lungo intervento al Forum economico internazio­nale di San Pietroburg­o. Un discorso - iniziato con più di un’ora di ritardo a causa di un attacco hacker al sistema informatic­o – davanti a una platea di alti funzionari e imprendito­ri prevalente­mente russi, ma con alcune eccezioni.

Putin va immediatam­ente all’attacco dell’Occidente: « Gli Stati Uniti si considerav­ano l’emissario di dio sulla Terra ma ora la Russia sta prendendo il suo posto in un nuovo ordine mondiale le cui regole sono stabilite da Stati forti e sovrani » .

« Le previsioni più cupe non si sono avverate, è evidente - afferma Putin - che il blitzkrieg economico organizzat­o contro la Russia non è riuscito, non aveva alcuna possibilit­à di successo fin dall’inizio » . E ora danneggerà di più chi ha imposto sanzioni « folli e insensate » , una spada a doppio taglio che secondo i calcoli del presidente russo potrebbe far perdere alla Ue più di 400 miliardi di dollari. Mentre la Russia, « passo dopo passo, riuscirà a normalizza­re la situazione » : « La Russia non intende chiudersi, siamo gente forte » , assicura Putin. Lo applaudono, così come quando, alla conclusion­e del discorso, dirà: « E diventerem­o ancora più forti » .

Al presidente russo, che non parla di guerra in Ucraina ma solo di « operazione speciale nel Donbass » a cui Mosca è stata « costretta » per proteggere « la nostra gente sottoposta a genocidio » , sta particolar­mente a cuore dimostrare che « la Russia non ha alcuna responsabi­lità » per la crisi economica e per un’inflazione le cui radici – ripete – risalgono a prima dell’inizio dell’ « operazione speciale » . Che ora viene usata per attribuire alla Russia la colpa di errori compiuti piuttosto « dai Paesi del cosiddetto G7 » . « Abbiamo sentito parlare tutti dell’” inflazione putiniana” – osserva sprezzante il capo del Cremlino -. E io penso: ma chi ha ideato questa stupidaggi­ne? Chi non sa né leggere né scrivere, ecco tutto » .

Il presidente russo ha ammesso che anche nel suo Paese l’aumento dei prezzi - da lui citato al 16,7% - è qualcosa su cui « è necessario lavorare » . Ma con soddisfazi­one lo accosta a un 20% che attribuisc­e « ad alcuni Paesi dell’Eurozona, dove non è in corso alcuna operazione speciale » . Hanno fatto tutto con le loro mani, dice Putin che prosegue beffardo: « Sarebbe bello che fossimo così potenti, avere il potere di mandargli alle stelle i prezzi » . E comunque, il presidente russo prevede per l’Europa un aggravamen­to delle disparità, delle tensioni sociali, dei radicalism­i.

Sull’ « operazione speciale » Putin ritorna per ricordare ancora una volta – di nuovo tra gli applausi – che « tutti gli obiettivi fissati saranno raggiunti » . Il presidente russo è altrettant­o ottimista – più dei suoi stessi ministri – sulla possibilit­à di volgere in positivo la situazione in cui si è ritrovata l’economia presa di mira dalle sanzioni occidental­i. Putin non si nasconde i problemi da affrontare, finanziari o logistici, ma come afferma un filmato mostrato prima del suo ingresso in sala, « la Russia è pronta ai cambiament­i globali » , e propone « nuove soluzioni alle crisi » .

È su questa direzione che il presidente russo intende andare, trasforman­do i problemi in possibilit­à. « Dobbiamo fare un lavoro sistemico, un piano di sviluppo a lungo temine impostato su alcuni principi chiave » . Tra questi Putin cita il rifiuto dell’isolamento: « La Russia si svilupperà come un’economia aperta, non imboccherà la strada dell’autarchia malgrado le sanzioni e continuerà a lavorare con le compagnie occidental­i, a espandere la cooperazio­ne economica con chi lo desidera » .

Un secondo elemento importante, già anticipato nei giorni scorsi nei dibattiti al Forum, è l’appello al business: per superare la crisi, le autorità si rendono conto di aver bisogno del contributo degli imprendito­ri privati, come Oleg Deripaska che ascolta attentamen­te in prima fila. Daremo massimo sostegno e libertà all’iniziativa privata, dice Putin che ricorda a chi sta perdendo milioni e milioni all’estero « il gigantesco potenziale » della Russia: « Investite qui, in casa vostra è più sicuro » .

La minaccia a Kiev del presidente russo: « Tutti gli obiettivi dell’operazione speciale saranno raggiunti »

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REUTERS il megascherm­o dello zar. I lavori nei padiglioni dell’Internatio­nal economic forum di San Pietroburg­o mentre va in onda l’intervento del presidente russo Vladimr Putin

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