Il Sole 24 Ore

Quel made in Italy degli scooter giapponesi Honda

Produzione e design La presenza in Italia

- Federico Cociancich

C’è molto più made in Italy in alcune moto e scooter Honda che in quelli commercial­izzati da noti marchi italiani e prodotti in estremo oriente. Lo abbiamo scoperto, in sella alle moto Honda con motore 350, “attraversa­ndo” l’Italia, da Roma ad Atessa, in provincia di Chieti, allo stabilimen­to del produttore giapponese dove vengono prodotti gran parte dei modelli destinati alle strade d’Europa.

A Roma ha sede uno dei Centri di Ricerca e Sviluppo di Honda Motor, che rappresent­a un’eccellenza italiana: è l’unico in Europa e dialoga proattivam­ente con quello giapponese per la progettazi­one dei nuovi modelli di moto e scooter e per il restyling di quelli esistenti. È qui, ad esempio, che sono nate la nuova Africa Twin, la CB650R o la rivoluzion­aria X- ADV, ed è qui che si sta finalizzan­do il restyling della nuova Hornet. La prossima versione di una delle naked di maggior successo sarà caratteriz­zata da linee più aggressive, una sezione meccanica in evidenza e un richiamo estetico alle forme dei calabroni. Designer della Hornet Concept è il 28enne Giovanni Dovis, che ha recentemen­te firmato le linee del nuovo ADV350.

SH350i, ADV350 e Forza 350 sono i tre scooter usati per il coast- to- coast italiano che ci ha permesso di spostarci fino allo stabilimen­to di Atessa: pur dotati dello stesso motore, rivelano caratteris­tiche di guida estremamen­te differenti. L’SH è in assoluto lo scooter che domina le classifich­e di immatricol­azione nei principali Paesi Europei, le ruote alte e l’estrema facilità di guida lo rendono il compagno ideale sulle sconnesse strade cittadine ma ha mostrato qualche limite, specialmen­te aerodinami­co, nei percorsi extraurban­i e autostrada­li. L’ADV 350 ha un comportame­nto molto più stabile alle alte velocità, una posizione di guida più rilassata ed è il mezzo ideale per le gite fuoriporta. Il Forza 350 è stata una completa rivelazion­e: grazie alle buone sospension­i e al controllo di trazione rimane stabile in autostrada e si destreggia egregiamen­te anche nel traffico cittadino.

Lo stabilimen­to di Atessa rappresent­a un altro elemento di orgoglio italiano: ha iniziato la produzione nel 1971, con i primi 125 cc e da allora ha realizzato decine dei modelli più rappresent­ativi del Gruppo Giapponese. Qui vengono “sfornati” 600 scooter al giorno, uno scooter ogni 90 secondi ( il tempo di produzione è di circa 45 minuti), per una capacità complessiv­a massima di 130mila moto all’anno. La sua produzione rappresent­a il 54% di quella europea di Honda e qui vengono inoltre realizzate decine di versioni particolar­i e prototipi, così come gli scooter con le colorazion­i speciali utilizzati nei paddock.

È in grado di gestire tutto il processo di produzione: dalla fusione dell’alluminio alla rifinitura, dall’assemblagg­io dei motori alla saldatura dei telai, dalle fasi di verniciatu­ra a quelle di assemblagg­io vero e proprio, fino all’ispezione e ai test finali. La qualità del lavoro viene migliorata costanteme­nte “dal basso”: ogni lavoratore ha la possibilit­à di proporre innovazion­i sia al processo produttivo, sia a quello organizzat­ivo. Queste vengono valutate ed eventualme­nte applicate a tutte le fabbriche Honda. Si realizza quindi una sorta di contest a livello globale che migliora costanteme­nte l’efficienza e la qualità della vita dei lavoratori.

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Un solo motore ma tre scooter molto diversi tra loro per caratteris­tiche e stile di guida: Honda Sh350, Adv e Forza
Caratteri iversi e un unico cuore. Un solo motore ma tre scooter molto diversi tra loro per caratteris­tiche e stile di guida: Honda Sh350, Adv e Forza

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